L’atmosfera si è scaldata al termine della sfida valida per il secondo turno degli US Open, che ha visto trionfare la giocatrice di casa

Duro scontro a rete tra Jelena Ostapenko e Taylor Townsend al termine della sfida di secondo turno degli US Open, che ha visto la giocatrice di casa imporsi con il punteggio di 7-5 6-1. La lettone ha acceso gli animi dopo aver stretto la mano alla sua avversaria, accusandola di non essersi scusata dopo aver vinto un punto grazie all’aiuto del nastro. La statunitense ha subito risposto invitando Ostapenko ad “imparare ad accettare meglio la sconfitta” prima di lasciarsi andare ad una esultanza sfrenata con il proprio pubblico. Dopo l’accaduto, alcuni utenti sui social hanno accusato Ostapenko di aver usato metafore razziste per attaccare la sua avversaria, ma la lettone ha respinto le accuse di razzismo dopo aver definito la sua rivale “senza classe” e “senza istruzione”.

Al termine della partita Ostapenko non ha tenuto una conferenza stampa, ma su Instagram ha spiegato le proprie ragione: “Non sono mai stata razzista in vita mia e rispetto tutte le nazioni del mondo, per me non importa da dove vieni. Ci sono delle regole e purtroppo quando il pubblico è dalla tua parte, non puoi usarle in modo irrispettoso nei confronti del tuo avversario. Ho sempre amato giocare negli Stati Uniti e agli US Open, ma questa è la prima volta che qualcuno affronta la partita in modo così irrispettoso“.

Queste invece le parole di Townsend: “È competizione, la gente si arrabbia quando perde e alcuni dicono cose brutte. Mi ha detto che non ho classe, non ho istruzione e che vedrò cosa succede quando usciremo dagli Stati Uniti. Non vedo l’ora. L’ho battuta in Canada fuori dagli Stati Uniti, quindi vediamo cos’altro ha da dire. Non mi sono tirata indietro, soprattutto dopo che mi sono comportata in un certo modo, mostrando solo rispetto. Sono molto orgogliosa, come donna di colore, di essere qui a rappresentare me stessa e a rappresentare noi e la nostra cultura. Io non l’ho presa male, ma questo è stato anche uno stigma nella nostra comunità, quello di non essere informati e tutto il resto, quando è la cosa più lontana dalla verità“.

IL VIDEO DELL’ACCADUTO: