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di Lorenzo Ercoli
13 November 2021

Theodor Devoty: "Korda in finale grande traguardo. Coaching ok, ma gli schermi sono inutili"

Le parole di Theodor Devoty, al fianco di Sebastian Korda nella settimana delle Next Gen ATP Finals.

Foto Giorgio Maiozzi

En plein nel girone e trionfo in semifinale, Sebastian Korda ha staccato il pass per la finale delle Next Gen ATP Finals. Seconda rimonta della settimana per il figlio d’arte, che si è imposto sul connazionale Brandon Nakashima con lo score di 4-3(3) 2-4 1-4 4-2 4-2. Ad attenderlo nel match per il titolo ci sarà Carlos Alcaraz, ma a prescindere quella milanese è stata una settimana proficua come confermato dal coach Theodor Devoty: Il torneo mi sta piacendo e Sebastian si è spinto in finale raggiungendo un grande traguardo. Nel match contro Musetti ha fatto molto bene e non era facile, perché Lorenzo oltre ad essere un giocatore di valore aveva la spinta del pubblico italiano. Non è stata da meno la semifinale contro Nakashima vinta in rimonta”.

A Milano come nel resto della stagione, il classe 2000 statunitense è stato accompagnato dal grosso team che lo caratterizza. Alla guida con Devoty si alternano Dean Goldfine ed il padre Petr Korda: “Seb ha una grande squadra. Petr adesso è negli Stati Uniti d’America, ma lo chiama ogni giorno anche quando non viaggia con noi. In questo finale di stagione ci sono stato io. In Russia, a Parigi e adesso qui all’Allianz Cloud: stiamo lavorando bene - sottolinea il tecnico, che parla anche della sperimentazione sul coaching dall’angolo -. Durante l’anno ci limitiamo a dare qualche incoraggiamento e ad applaudire. Quello che sta succedendo questa settimana è nuovo, possiamo comunicare un po’ di più e mi sta piacendo. Trovo invece parecchio inutili gli schermi davanti alla nostra postazione perché durante il match guardo il campo e non mi metto a spulciare le statistiche”.

“In ogni torneo un giocatore vive svariati momenti di forma. Korda deve ancora fare tanta esperienza sul tour, quindi è normale che in alcuni momenti possa avere dei cali e debba affrontare delle difficoltà”. Chiarisce Devoty, ribadendo però la soddisfazione per la cavalcata che vede Korda in corsa per il titolo e per il “bonus da imbattuto” ($400.000). Al debutto contro Gaston abbiamo recuperato due set di svantaggio e ci siamo salvati, dopo quella rimonta Sebastian ha ritrovato sicurezze importanti e si è lanciato”. Tra un paio di settimane in Coppa Davis, gli Stati Uniti d’America affronteranno l’Italia, ma la stagione di Korda, non convocato, si chiuderà con l’apparizione meneghina: “Non mi sbilancio sulla sfida contro di voi, però gli USA anche se avere al momento top 20 hanno una buona squadra. Sebastian preferisce però prepararsi per il 2022, questo è ciò che ha scelto”.

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