Finalista al Great Ocean Road Open, Stefano Travaglia è indubbiamente una delle note positive della trasferta australiana che ha messo il tennis tricolore in grande risalto. Il risultato nell’ATP 250 non ha trovato seguito nell’Australian Open, dove il marchigiano si è arreso all’esordio contro Frances Tiafoe. Questo però cambia ben poco le prospettive del giocatore e del tecnico Simone Vagnozzi, che ha raccontato a Il Tennis Italiano la trasferta down under: “Sono state settimane positive per Stefano, l’anno era partito bene già ad Antalya. A Melborune abbiamo fatto due buone settimane di preparazione nonostante i tempi ed i modi limitati, questo perché avendo un compagno di allenamento fisso non era possibile lavorare su aspetti specifici - spiega il tecnico -. Steto comunque si è adattato bene e nel torneo giocato ha trovato fiducia vincendo tante partite lottate che lo hanno condotto in finale”. Vagnozzi fa un salto avanti, anche se prima approfondisce il periodo che Travaglia e gli altri tennisti stanno vivendo quando non competono: “Ci troviamo da tempo in questa situazione di incertezza. Lo scorso anno siamo stati fermi quattro mesi, e anche per l’Australia sembrava dovessimo partire a dicembre e poi hanno spostato il torneo. Fare la programmazione è sicuramente complicato, però dobbiamo fare un po’ come sul campo da tennis e tirare fuori il meglio da una situazione non perfetta”. L’approccio dell’ex numero 161 ATP che con il suo giocatore ha fatto questo ragionamento.
All’indomani della finale contro Sinner ed un totale di quattro partite giocate in tre giorni, Travaglia è dovuto tornare in campo per il primo turno dell’Australian Open. L’italiano ha ceduto a Tiafoe in tre set, ma i rimpianti sono limitati: “Naturalmente ci è dispiaciuta la sconfitta con Frances perché Stefano è arrivato un po’ sulle gambe. Ad ogni modo sono contento che abbia dato tutto, arrivando anche a servire per il set nel primo parziale. Più avanti la stanchezza si è fatta sentire e secondo me era più mentale che fisica - l’opinione di Simone che poi aggiunge -. Comunque sapevamo del rischio di poter giocare lunedì, alla fine negli slam è sempre stato così. Per Stefano era importante arrivare in fondo al torneo e anche se lo ha pagato contro Tiafoe ci sono tante cose positive che ci torneranno utili per il futuro”. Sulla data del match di primo turno nello slam, Vagnozzi fa poi un ulteriore chiarimento: “Non abbiamo neanche pensato alla possibilità di giocare martedì perché sapevamo non fosse possibile spostare il giorno. Alla fine siamo solo stati sfortunati, perché domenica avevano giocato otto giocatori: tre della parte alta e cinque della parte bassa. Quindi hanno fatto la scelta più sensata dando il giorno di riposo a cinque atleti”.