Miloslav Mecir junior, invece, ha rinunciato nel 2015 all’obiettivo di ricalcare le orme di papà “Gattone”, lasciando senza mai essere entrato nei primi 150 al mondo, mentre – almeno secondo il ranking ATP – il primo candidato ad aggiungersi alla lista dei sette top-100 come papà è l’ecuadoriano Emilio Gomez, figlio di Andres, due volte campione agli Internazionali d’Italia ma soprattutto vincitore del Roland Garros nel 1990. Emilio (che è anche cugino dei fratelli Lapentti, pure loro ottimi tennisti del passato) è numero 168, con un best ranking al n.143. Ha assaggiato il suo primo Slam lo scorso anno proprio a Parigi, a trent’anni dal titolo di papà, impegnando per cinque set Lorenzo Sonego al primo turno. Per il futuro, da tenere d’occhio lo svedese Leo Borg, figlio del leggendario Bjorn, che dopo un approccio non fortunatissimo fra i “pro” ha vissuto un ottimo inizio di 2021 nel circuito juniores, e nel prossimo week-end esordirà a livello ATP, nelle qualificazioni del nuovo torneo di Marbella.
Stesso discorso per lo statunitense Martin Damm, figlio – e omonimo – del giocatore ceco che nel 1997 arrivò al n.42 ATP: classe 2003 come Borg, Damm sta muovendo i primi passi fra i professionisti, e ha i mezzi per fare tanta strada. In Italia, invece, l’unico figlio d’arte capace di raggiungere certi risultati è Julian Ocleppo, figlio di Gianni, ex davisman e numero 30 del mondo nel 1979. Il 23enne piemontese è fermo da oltre un anno a causa di una lesione al tendine del polso (unita allo stop del circuito per la pandemia), e proprio prima dell’infortunio stava esprimendo il suo miglior tennis, che l’aveva portato a un soffio dai primi 300 al mondo.
In generale, ciò che emerge è che anche il tennis si sta avvicinando agli altri sport, che stanno lentamente diventando una “casta” per figli di ex atleti. Gli esempi sono svariati in qualsiasi disciplina, individuale oppure di squadra. E non deve per forza essere la stessa che ha reso grandi i genitori: solo per citarne alcuni, Joachim Noah (figlio di Jannick) è stato per 15 anni un professionista NBA, Jaden Agassi, primogenito di Andre e Steffi Graf, sta tentando di fare strada nel baseball, mentre la tennista Olga Danilovic è figlia del mitico “Sasa”, pilastro della Virtus Bologna nella prima metà degli Anni ’90. La questione genetica avrà il suo peso, ma è l’avere il sostegno quotidiano di chi ha già attraversato certe tappe, e quindi sa cosa serve e anche dove e come investire, che può diventare determinante. Anche quando c’è di mezzo la racchetta.