Roland Garros, Pavlyuchenkova vola in finale: sconfitta in due set Zidansek

Prima finale in carriera a livello Slam per la 29enne russa. Si conclude perciò il cammino da sogno della slovena.

Foto Ray Giubilo

Anastasia Pavlyuchenkova è la prima finalista di questa edizione del Roland Garros femminile. La testa di serie numero 32 ha infatti superato per 7-5 6-3 la rivelazione del torneo, la slovena Tamara Zidansek, e sabato si giocherà il suo primo titolo Major. La neo-finalista stabilisce, inoltre, un nuovo record: raggiunge la finale in uno Slam dopo averne giocati più di cinquanta. Il precedente record apparteneva a Roberta Vinci, che aveva dovuto disputare ben quarantaquattro tornei di questa portata prima di riuscire ad approdare nell’ultimo atto (Us Open 2015).

Il primo set è un’autentica battaglia. La slovena è partita subito con un break ma il suo vantaggio è durato poco. La numero 32 del mondo ha infatti recuperato il break nel quarto gioco ed addirittura ha strappato nuovamente la battuta alla sua avversaria nell’ottavo gioco. Sembrava poter essere l’allungo decisivo, in quanto la 29enne di Samara stava sbagliando poco e mettendo in pratica alla perfezione il suo tennis offensivo. Sul 5-3 in suo favore però la Pavlyuchenkova ha giocato un pessimo game di servizio ed ha concesso nuovamente la battuta. L’inerzia sembrava poter pendere nuovamente in favore della numero 85 del mondo. La russa, invece, nel dodicesimo game, sopra 6-5, ha strappato ancora il servizio a 15 ed ha così ottenuto il primo parziale.

Nel secondo parziale molta meno lotta. Nonostante abbia sprecato in ben due casi il vantaggio di un break (sopra 2-0 e 4-2), l’ex numero 13 del mondo ha chiuso la contesa senza troppi patemi, regalandosi perciò la sua prima finale in un Major.

Ora, nell’ultimo atto parigino, la Pavlyuchenkova, che con questo incredibile risultato rientra fra le prime 20 del mondo (esattamente in diciottesima posizione), si troverà di fronte la vincente della semifinale fra le altrettanto sorprendenti Maria Sakkari e Barbora Krejcikova.

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