Non è mancata poi qualche dichiarazione su Novak Djokovic e Rafael Nadal, suoi eterni rivali, con cui condivide il record di 20 titoli del Grande Slam: "Djokovic e Nadal? È molto bello essere tutti a 20 Major in carriera. Mi piace pensare che, quando ho giocato la mia prima partita nel tour, il record era 12. Poi è arrivato Sampras e ne ha vinti 14, in seguito, nel 2009, sono riuscito a superarlo e a far mio quell'agognato primato. Infine, sono stato raggiunto da Rafa e Novak e chissà che in futuro qualcuno non possa superarci. Secondo me sì: ora le carriere sono più longeve e ci sarà di sicuro un campione che vincerà ancora più Major. Per quanto concerne Novak - ha continuato l'attuale numero 9 delle classifiche - ha avuto, come sempre, una stagione fantastica: nel 2021 ha vinto Australian Open, Roland Garros e Wimbledon, raggiungendo la finale degli US Open. Direi che non ci sia molto altro da aggiungere sulla bontà di quanto abbia messo in mostra anche quest'anno".
Infine, Federer ha voluto fare i complimenti ad Emma Raducanu, ma ha sfruttato l'occasione anche per esprimere la propria vicinanza a Naomi Osaka, vittima della pressione impostale dalla stampa. "Ho seguito molto bene le scalate di Emma Raducanu negli ultimi mesi e di Naomi Osaka negli ultimi anni. Entrambe si sono rese protagoniste di storie incredibili, proprio per questo è brutto quando le cose iniziano ad andare male dal punto di vista psicologico. Lo stress, nel tour, è troppo e penso che la situazione sia peggiorata molto da quando c'è stata la diffusione dei social media. Nei primi dieci anni della mia carriera, i social non c'erano e al massimo mi trovavo a dover gestire il mio sito web, dove, tra l'altro, pubblicavo senza dover fare i conti con i commenti della gente; poi, negli ultimi 10 anni, le cose sono iniziate a precipitare. Secondo me - ha spiegato lo svizzero - bisogna riconsiderare il rapporto tra giocatori, stampa e tifosi, nessuno deve sentirsi escluso da questo discorso. La pressione, soprattutto per i giovani, è spesso insostenibile e anch'io non so come avrei fatto, se ci fossero stati i social all'inizio della mia carriera. Dopo dieci commenti positivi, ne trovi sempre uno che non avresti voluto leggere e, ovviamente, la tua mente si focalizza su quello".