Chi segue assiduamente il tennis, accettando di buon grado anche un livescore quando non ha la possibilità di guardare un match in tv, se ne sarà accorto da anni: i punteggi in diretta presenti sui siti di ATP e WTA (e fino al 2020 anche sull’app comune poi dismessa) vengono aggiornati con grande ritardo rispetto a quelli dei siti di livescore e di scommesse, a volte in anticipo fino a 30 secondi. Un caso? Altroché: si tratta di una operazione commerciale controversa ma ben precisa, regolata da contratto. Sul mercato, infatti, un simile vantaggio di tempo ha un valore economico molto significativo per i bookmakers, tanto che nell’arco di un decennio il “trucchetto” crea per ATP e WTA un giro di affari superiore al miliardo di dollari.
A sollevare la questione è stato un articolo del Daily Mail, che una volta scoperta la pratica (piuttosto nota a chi bazzica l’ambiente) ha provato a indagare sulla questione. Sono venuti a sapere che lo scorso anno l’ATP ha siglato con IMG un contratto decennale da 750 milioni di dollari, mentre la WTA ne ha appena avviato uno da circa 200 milioni in sei anni con StatsPerform, come official data supplier. In sintesi, spetta alle due agenzie la diffusione dei punteggi in tempo reale ai clienti, circa 500 fra bookmakers di tutto il mondo e siti di live scoring, molto spesso di proprietà delle stesse agenzie di scommesse. In sintesi, non sono direttamente ATP e WTA a vendere il prodotto, ma il passaggio è molto breve.
Tre anni fa, una sorta di comitato indipendente impegnato in indagini sul match fixing fece presente ai due sindacati che firmare dei contratti simili fosse una mossa discutibile, dato il possibile aumento della corruzione in uno sport che, specie a bassi livelli, rappresenta un terreno molto fertile. Ma ATP e WTA hanno proseguito sulla propria strada. Chiamata in causa dal Daily Mail, la WTA ha ammesso candidamente la pratica, spiegando che “ha affidato la gestione a StatsPerform, per garantire l’accesso ai punteggi in tempo reale, tramite piattaforme di betting autorizzate, ai fan che decidono di scommettere legalmente sul tennis”. Un’operazione che lascia qualche dubbio dal punto di vista morale: vista la piaga scommesse che nel tennis dilaga sempre di più, già che la WTA parli apertamente di betting fa riflettere.