Federer rock e Nadal latino: le playlist dei campioni

Tutti ascoltano musica. E per i tennisti, sempre in giro per il mondo, spesso in solitaria, le cuffie sulle orecchie sono una specie di salvavita. Ma cosa ascoltano i big? Con quali canzoni si rilassano o si caricano? Ecco le scelte dei top player

Foto Ray Giubilo

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La playlist è vita. Salva la giornata, raddrizza l’umore, spinge l’allenamento. E accompagna l’evasione. «In viaggio con Bruce Springsteen per trovare il tono giusto», ha twittato Maria Sharapova, incamminata su una country road alla John Denver - che il dio del country lo abbia in gloria… - con le mani in tasca e l’aria svagata di una Huckelberry Finn in caccia di libertà dopo troppe giornate di dorata quarantena passate a fissare uno schermo.

Tramonto, montagne in lontananza, il boss che svisa il sogno americano on the road nelle cuffiette: what else? Nel suo smartphone c’è però spazio anche per i Coldplay e Florence and the Machine (vabbè, non fate quella faccia,,,).

Tutti o quasi i tennisti sono grandi consumatori di musica, e anche ora che sta scattando la Fase 2 dell’emergenza contagio ci si può divertire seguendo i loro solchi (e magari prendendo appunti). Rafa Nadal, il numero 2 del mondo, ama il sound latino: Julio Iglesias di ‘Usted’ o Alejandro Sanz di ‘Pero tu’, ma per far decollare la serata vanno bene anche la sua amica Shakira, o il rock con il bollino blu di Bryan Adams, mentre anni fa fra i suoi favoriti compariva anche il gruppo spagnolo La oreja de Van Gogh.

Il suo grande rivale Roger Federer invece da ragazzino con i capelli tinti di verde si esaltava per i dj set, e anche ora che ha quattro figli a carico è rimasto rockettaro nell’anima: Lenny Kravitz di ‘Fly away’, e poi ACDC, Metallica, più qualche virata pop con gli immancabili Queen o Madonna. Sua moglie Mirka, a giudicare dalle presenze eccellenti nel box durante i tornei (Gwen Stefani), un tempo invece alzava il volume con i ‘No Doubt’.

Novak Djokovic è il più eclettico dei Big 3: rock, hip hop, latina, reggae, musica italiana (Eros Ramazzotti su tutti) e, da buon europeo dell’est, tanta classica. Specie se a suonarla è l’amica pianista Lola Astanova: consigliati i suoi ‘impromptu’ e le sue fantasie da virtuosa (anche del tacco 12 reperibili su YouTube). La hit preferita del numero 1, fino a qualche anno fa, era però Hot, della cantante romena Inna, e il Djoker non ha mai nascosto la sua passione per il folk serbo di Toma Zdranovic.

L’hip hop acchiappa anche l’insospettabile (fino a un certo punto) sir Andy Murray: i suoi interpreti preferiti sono 50 cent e Dizzee Rascal, a cui affianca il più morbido Ed Sheeran e Robin Thicke, mentre Serena Williams è una fan dichiarata di Pink, Kelly Clarkson e di due intramontabili come Stevie Wonder e Marvin Gaye. Ma, dettaglio che potrebbe interessare Nanni Moretti, prima di entrare in campo in cerca del benedetto 24esimo Slam, Serena si spara negli auricolari ‘What a feeling’, l’adrenalinico evergreen di Irene Cara dalla colonna sonora di Flashdance.

Nick Kyrgios - che ve lo diciamo a fare… - ama l’RnB, le rappate di Drake e Lil’ Wayne, e le provocazioni pop di Rihanna, che peraltro non dispiacciono neppure alla ex numero 1 Victoria Azarenka (specie ‘Talk that Talk’ e ‘Stay’). Ma Vika un musicista - il rapper Redfoo - lo ha avuto persino per compagno. Justin Bieber invece è il favorito di CiCi Bellis e di Eugenie Bouchard.

Stefanos Tsitsipas, il più ganzo della Next Gen, avrebbe poi il look perfetto da Cat Stevens 2.0 - cromosomi greci, barba incolta, chioma da pop star - ma ha sempre delirato per i successi del dj svedese Avicii («Wake me up»). Tanto che la sua prima vittoria in un torneo Atp, due anni fa a Stoccolma, ha voluto dedicarla proprio al musicista prematuramente scomparso. Stan Wawrinka preferisce gli U2 (Where streets have no name) e il suo compagno di aperitivi virtuali Benoit Paire ha un debole per ‘Someone like you’ di Adele.

Infine, gli italiani. Matteo Berrettini ascolta rap, ma anche Tiziano Ferro e Jovanotti, Jannik Sinner coltiva una passione - largamente condivisa nel circuito - per Eminem, mentre Fognini preferisce ‘I don’t want to miss a thing’ degli Aerosmith. A ciascuno il suo (stile).

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