Le confessioni di Gabriela Sabatini

El Grafico, rivista sportiva argentina, ha pubblicato un'intervista molto interessante, risalente al 1999, dell'ex numero 3 al mondo, in occasione del suo 52esimo compleanno.

El Grafico, importante periodico sportivo argentino, ha deciso di omaggiare la massima icona del tennis albiceleste, Gabriela Sabatini, in occasione del suo 52esimo compleanno (ricorso il 16 maggio). Lo ha fatto pubblicando una sua intervista, risalente al 1999 ed effettuata da Eduardo Puppo, in cui l'ex numero 3 al mondo si raccontò a tutto tondo a distanza di tre anni dal suo ritiro dal tennis.

Proprio sulla conclusione della propria carriera, avvenuta ad appena 26 anni, la Sabatini si espresse in modo molto chiaro: "Per me è stata una liberazione"- disse -. "Avevo già deciso da molto tempo ma ero tesa perché non sapevo quale potesse essere la reazione della gente. Non pensavo di farcela ma alla fine sono riuscita a dirlo e la reazione è stata molto positiva. Inoltre sapevo che quella era la scelta giusta per me".

Oltre che la fine della propria attività professionistica, la Sabatini analizzò alcune fasi salienti della sua carriera. In primis, come e grazie a chi si avvicinò al tennis: "Mio fratello mi ha influenzato più di tutti. Lui è quello che ha iniziato a giocare a tennis e, mentre lo seguivo in tutto, mi ha motivato a prendere la racchetta. Ovviamente ho ricevuto anche il sostegno dei miei genitori, che hanno dato tutto per anni per farmi evolvere nello sport". Poi parlò del momento in cui è arrivata al suo apice, ossia la terza posizione mondiale: "In quel momento sentivo tanta pressione perché la gente voleva che io fossi numero 1. Non ero in grado di separare ciò che veramente desideravo e ciò che mi veniva richiesto. Penso sia stata la cosa più difficile che ho dovuto affrontare nel tennis".

Durante il corso della lunga chiacchierata con Puppo la vincitrice degli Us Open 1990, inoltre, si dibattè su tanti altri argomenti. Sull'importanza dei soldi affermò: "Non ti danno l'indipendenza assoluta, è molto più importante sentirsi indipendenti senza soldi coinvolti". Sull'amore invece dichiarò: "Non ho avuto quello della vita perché non duravano però ho avuto relazioni molto forti, anche se il grande amore credo debba ancora arrivare". Infine, la nativa di Buenos Aires si pronunciò anche sulla gestione dell'essere stata definita più volte "lesbica": "Ciò mi addolora perché non è la realtà. Accetto che ci siano persone che sentono la loro sessualità in modi diversi; ognuno ha la sua vita, il suo modo di essere, sceglie quale strada seguire, con chi essere. Fortunatamente, siamo liberi in questo senso. Non discrimino le lesbiche o qualcosa del genere ma per quanto mi riguarda, ripeto, non è ciò che sono. Non ricordo nemmeno una donna - proseguì la Sabatini - che ci abbia provato con me o meglio è successo solo una volta a Miami. Ero con un gruppo di persone e una ragazza ci provò ma niente di più. Questa cosa mi fa male anche perché chi ha detto queste cose, non ha mai mostrato il proprio volto. L'unico caso è stato in Italia, dove addirittura hanno scritto un articolo. Detto ciò, per fortuna, - disse ancora l'ex campionessa - queste dicerie non hanno condizionato il mio rapporto con gli uomini".

© RIPRODUZIONE RISERVATA