Dura accusa del tennista scozzese che, nella conversazione con il sito The National, ha criticato le partecipazioni ai tornei non ufficiali

Dopo aver fatto parlare di sé con l’opinione sullo “swing sudamericano”, che meriterebbe secondo lui non solo più tornei ma anche un evento Masters 1000, Andy Murray si è scagliato duramente contro quei giocatori che prenderanno parte a degli eventi di esibizione nel pieno della stagione.

Nella conversazione con il sito The National, lo scozzese è infatti tornato a parlare del calendario del tour e ha definito ipocriti tutti quei tennisti che “dicono spesso che la stagione è troppo lunga, ma poi volano in tutto il mondo per fare esibizioni“.

Ci vorrebbe maggiore equilibrio visto che i tennisti chiedono una stagione più breve poi non si fanno però problemi ad andar ovunque accumulando stanchezza per giocare ricche esibizioni – ha detto Murray -. Penso che dovrebbe esserci una pausa più lunga a fine stagione, ma penso anche che a volte i giocatori siano un po’ ipocriti quando parlano del calendario“.

Il tre volte vincitore Slam ha anche sottolineato: “Nessuno è obbligato a giocare tutti i tornei del Tour. Nessuno è obbligato ad esempio a giocare qui a Dubai. Ovvio che questo potrebbe danneggiare la loro classifica, ma possono scegliere di non giocare alcuni eventi“.

L’ex numero 1 del mondo ha infine concluso: “Non voglio vietare le esibizioni ma i giocatori dovrebbero diventare più selettivi. I migliori giocatori del mondo possono fare esibizioni, dove guadagnano un sacco di soldi, ma gli altri giocatori di livello leggermente inferiore ovviamente non hanno queste opportunità ed è logico che vogliano più tornei, perché è un’opportunità per loro di guadagnare più soldi. Quindi ci dovrebbe essere un po’ di equilibrio in tutta questa situazione“.