Jelena Dokic, tramite un commovente post su Instagram, ha ammesso di essere stata un passo dal suicidio

La salute mentale è un argomento che, soprattutto da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, tiene molto banco nel mondo dello sport e non solo. Tante le persone che, ogni giorno, si tolgono la vita e oggi tutto ciò si vuole evitare il più possibile. Chi, negli ultimi giorni, si è schierata in prima linea su questo fronte è stata Jelena Dokic, ex tennista australiana che ha raggiunto anche la semifinale a Wimbledon 2000. L’ex numero 4 del mondo ha, allora, pubblicato un post sul proprio profilo Instagram, nel quale ha raccontato a tutti la propria testimonianza: attualmente in stato di depressione clinica, Dokic ha svelato di aver tentato il suicidio lo scorso 28 aprile e di esser, tuttavia, riuscita ad evitare il disastro grazie ai continui colloqui con figure professionali, che la stanno aiutando, giorno dopo giorno, a continuare a lottare. Nell’esortare tutti a fare come lei e non chiudersi nel proprio guscio, l’australiana è riuscita a tirar fuori un racconto davvero commovente.

Stavo per buttarmi dal mio balcone al ventiseiesimo piano – ha ammesso la campionessa degli Internazionali BNL d’Italia 2001 – e mi stavo togliendo la vita. Non dimenticherò mai il giorno in cui stavo per porre fine alla mia esistenza. Tutto è scuro in questo momento della mia vita: mi sembra che nulla abbia senso, solo lacrime, tristezza, depressione, ansia e dolore. Gli ultimi sei mesi sono stati duri. È stato un pianto costante ovunque, in ogni circostanza. Mi sono nascosta in bagno quando ero al lavoro per asciugare le mie lacrime, in modo che nessuno potesse vedermi, per poi lasciarmi di nuovo andare al pianto inarrestabile quando tornavo a casa, tra le mie quattro mura. Tutto ciò è stato insopportabile. Sentimenti costanti di tristezza e dolore non stanno ancora andando via, sebbene la mia vita non sia più sulla via della distruzione. Do la colpa a me stessa per questo, non penso di essere degna di essere amata e ho paura. So anche che ci sono tante cose di cui essere grata, ma non riesco a non odiare me stessa per come mi sento e ogni tanto voglio farla finita: insomma, c’è un circolo vizioso nella mia testa. Il risultato? Lo scorso 28 aprile mi stavo lanciando dal ventiseiesimo piano. Non dimenticherò mai il giorno, volevo solo che il dolore e la sofferenza si fermassero per sempre. Eppure mi sono tirata indietro, non so nemmeno come ho fatto. È stato l’aiuto di un professionista a salvarmi la vita. Non è facile per me scrivere queste cose, ma voglio aprirmi con voi, essere onesta e non vergognarmi di mostrarmi vulnerabile. Credo profondamente che la condivisione delle nostre storie possa aiutarci a superare i problemi e a farci forza l’un l’altro. Sto scrivendo questo perché so che non sono l’unica che lotta giornalmente contro la sofferenza. A tutti voi: sappiate solo che non siete soli. Non ho intenzione di dire che adesso vada tutto alla grande, ma sono sicuramente sulla strada della ripresa. Alcuni giorni sono migliori di altri, a volte faccio un passo avanti e poi un passo indietro, ma sto combattendo e credo di poter superare tutto questo. Credo che non ci sia nulla di sbagliato nel sentirsi tristi, non bisogna vergognarsi dei propri stati d’animo. Ora sono certa che è possibile guarire dalla depressione, basta continuare a crederci, sempre. Vi amo tutti e sono ancora qui a combattere per vivere. Tornerò più forte di prima”