Le ultime due annate hanno permesso a Di Giuseppe di costruire una classifica interessante. Tra i tanti traguardi anche quello delle qualificazioni slam dove al momento non è andata oltre il secondo turno (miglior risultato a Wimbledon 2019 e Australian Open 2020). Il prossimo obiettivo è quindi la presenza in un main draw slam e non solo dato che il periodo non brillantissimo del movimento rosa ha aperto uno spiraglio anche per la chiamata in Fed Cup. Interrogata sui due traguardi Martina ha risposto: «Probabilmente preferirei raggiungere prima il debutto in maglia azzurra, ma sogno entrambi le cose e sono degli obiettivi che voglio raggiungere». In chiave nazionale, la romana non ha ricevuto la chiamata di Tathiana Garbin per la recente spedizione di Tallinn: «Le convocazioni sono state ineccepibili. Ci sono delle ragazze che stanno facendo meglio di me e hanno meritato di andare in Estonia – afferma senza problemi passando a parlare di ciò che il movimento può aspettarsi nel prossimo futuro – Cocciaretto è già in rampa di lancio. Gioca davvero bene, è una lavoratrice determinata e seria che ha le carte in regola per diventare un’ottima giocatrice. Però non c’è solo lei, a Formia si sta formando un gruppo di ragazze promettenti che possono ambire ad un bel futuro».
Le vittorie del 2018 nei $25.000 di Roma e Santa Margherita di Pula hanno dato il là ad un periodo di crescita coinciso con quello della maturità personale: «Per potermi esprimere al meglio sul campo da tennis sono dovuta crescere sul piano personale. Prima quando andava male con il tennis era un disastro, adesso no. So che le cose importanti nella mia vita sono altre come la famiglia, l’amore e la salute – prosegue il discorso – il tennis è lo sport che amo ed è il mio lavoro, ma la serenità fuori dal campo è al primo posto. Quando posso torno a casa sempre, sono fidanzata da 7 anni con un ragazzo meraviglioso». Questa la visione di Martina Di Giuseppe che chiude: «Non mi aspetto nulla da questa stagione, voglio solo di divertirmi facendo quello che amo».