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Gaudenzi: "Decisione sugli US Open entro due settimane. In caso di giocatore positivo si va avanti"

Il presidente di ATP a Sky Sport: "Siamo in una situazione difficile. Non vogliamo prendere decisioni affrettate"

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Foto Ray Giubilo

Andrea Gaudenzi, presidente di ATP, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 del futuro del tennis maschile almeno in questo 2020, con un calendario provvisorio e che rischia di venire stravolto o addirittura completamente cancellato. Dobbiamo rimanere ottimisti, stiamo lavorando duro per portare un calendario accettabile, ma la situazione è estremamente complessa - ha esordito Gaudenzi -. Il golf è un esempio per noi, l’Atp ha sviluppato protocollo di 70 pagine per la sicurezza dei giocatori. Stiamo monitorando gli altri sport, PGA e NBA, che hanno i nostri problemi. Noi abbiamo problema aggiuntivo dell’internazionalità, il problema delle restrizioni e delle quarantena aggiungono complessità. Se i giocatori dovessero avere una quarantena in entrata e uscita dagli Stati Uniti bloccherebbe immediatamente il calendario”.

Il calendario rimane quindi una grandissima incognita, e programmare ogni singolo torneo diventa ogni giorno più complicato. Sullo svolgimento degli US Open, però, potrebbero a breve arrivare risposte concrete; Dovremo prendere una decisione sugli Us Open nelle prossime due settimane - ha affermato Gaudenzi -. Ci sono poche risposte alle nostre domande e poca chiarezza, non abbiamo ancora garanzie dai governi. Mi dispiace ma al momento non ho risposte. Abbiamo in mente un calendario provvisorio, anche sull’Asia a oggi non abbiamo certezze. Viviamo di settimana in settimana, evitiamo decisioni affrettate. Dalla Cina nei prossimi due-tre giorni avremo più chiarezza, in indoor sarà più semplice perché è focalizzato sull’Europa. Tutto dipende dalla situazione del Covid-19”.

“Una volta che decidessimo di andare avanti con gli eventi non c’è alternativa, abbiamo test giornalieri - ha aggiunto il numero uno di ATP, parlando degli eventuali protocolli di sicurezza -. Chi è positivo andrebbe isolato, ma se troviamo un giocatore positivo ai quarti di uno Slam sarebbe impensabile sospendere, una volta messa in moto la macchina bisognerebbe andare avanti”.

Gaudenzi ha poi illustrato i motivi che hanno portato l'ATP a cambiare i criteri del ranking, che permetteranno ai giocatori di non perdere punti in caso non vengano migliorati i risultati ottenuti nel 2019. I giocatori devono avere la possibilità di non giocare quest’anno se non si sentono tranquilli. Se un giocatore fa un risultato migliore conta quello di quest’anno, se no gli rimane quello dell’anno scorso. Discorso ben accettato dai giocatori, decisione non perfetta come tutte quelle che stiamo prendendo in questo periodo, ma ha coperto il più ampio numero di casi d’uso”.

"Abbiamo rivisto tutto il calendario in tre mesi, abbiamo preso una quantità di decisioni importanti negli ultimi tre mesi, che ha fatto sviluppare una buona relazione tra le parti. Ci stiamo sentendo settimanalmente in videoconferenza" - ha aggiunto l'ex tennista parlando del rapporto tra ATP e gli altri organi istituzionali.

In chiusura qualche parola anche sui giocatori italiani, che stanno attraversando un ottimo momento: "E' stato un 2019 fantastico, a cui va aggiunta anche l'assegnazione delle Finals a Torino. Abbiamo davanti anni rosei per il tennis italiano”.

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