Fognini: "In quarantena sono cresciuto come padre e marito"

Fabio Fognini nell'intervista uscita il giorno del suo compleanno parla della famiglia, di Djokovic e del futuro rientro alle competizioni

Foto Ray Giubilo

"In questo periodo complicato ho potuto almeno godere al massimo della mia famiglia, ho avuto modo di stare tantissimo con i bambini". Queste sono le parole di Fabio Fognini nell'intervista della Gazzetta dello Sport uscita il giorno del suo compleanno. "Farah è nata il 23 dicembre, la sto vedendo crescere. Federico è il ‘grande’, ci divertiamo a fare tante cose insieme, andiamo a cavallo, al golf, giochiamo tanto - racconta il taggiasco che già nei mesi scorsi non aveva nascosto la felicità per il tempo passato con la famiglia - Sono cresciuto come padre e come marito. Ora ho anche una cultura sconfinata di cartoni animati. Ogni sera io e Federico ci mettiamo sul lettone a vedere Tom e Jerry. È un appuntamento fisso, dovrebbe aiutarlo a fare la nanna. Ma il primo a crollare sono io".

In questo periodo Fabio ha partecipato come molti colleghi a dirette Instagram, la più seguita quella con Novak Djokovic: "Con Nole ci siamo fatti una bella chiacchierata. Gli ho pure chiesto qualcosa sulla meditazione, magari potrebbe tornarmi utile. Ci conosciamo da quando avevamo 14 anni. Eravamo poco più che bambini, e già si capiva che lui avrebbe fatto grandi cose, aveva un carattere di ferro già allora - prosegue Fabio che poi svela - Mi ha chiesto consigli per i suoi tornei e mi ha invitato, ma non credo ci andrò. La sicurezza al primo posto. Comunque tra i big 3 penso sarà il più vincente, anche se il più bello da vedere resta Federer". In conclusione parlando del ritorno alle competizioni: "Mi manca competere. Mi sto allenando ma un’oretta o due al giorno, non di più. È molto difficile concentrarsi senza obiettivi, senza sapere se e quando tornerai, o su quale superficie. Giocare con il guanto? Sapendo che potrebbe diventare obbligatorio ho voluto provare. La sensibilità un po’ cambia, ma tra allenamento e partita c’è una bella differenza”.

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