Per Fausto la ripartenza del circuito può significare anche una nuova rinascita per il movimento in rosa, cui aspettative erano decisamente alte dopo il ciclo storico guidato dalle varie Schiavone, Pennetta, Vinci e Errani: "Il tennis femminile in questi anni si è un po’ nascosto rispetto a quello maschile, ma c’è da dire che è uscito da un periodo idilliaco. A Palermo si è vista un’Errani più motivata e competitiva. Conosciamo le qualità della Giorgi, ma anche quelle di una ragazza come Martina Trevisan per esempio. Jasmine Paolini invece è più che pronta per mantenere quella classifica (95 Wta, ndr) e aggiungere qualcosina. Dietro di loro ci sono Elisabetta e altre giocatrici che stanno crescendo bene. Il lockdown sicuramente non ha aiutato le più giovani, a cui serve continuare giocare".
Il coach di Elisabetta ha voluto chiudere precisando quanto accaduto sempre a Palermo, dove era presente sul posto. Sono spuntate critiche forse esagerate per il torneo che ha inaugurato una tutt'altro che banale ripresa. Nell'occhio del ciclone la gestione delle giocatrici e i test: "Ho letto qualcosa in merito, ma sono molto fuori dai social. Più che altro mi hanno riportato cosa hanno detto alcune giocatrici. Personalmente a Palermo mi sono trovato molto bene a livello di sicurezza, la cosa più difficile che sono riusciti a organizzare sono stati gli spostamenti (la classica 'transportation', ndr). Era tutto limitato a giocatrici e coach, tutti con le mascherine, c’erano i sanificatori. All’interno della reception c’erano solo le giocatrici, non c’era la possibilità di fare foto con i fan o autografi. Secondo me è stato organizzato fin troppo bene per quello che è accaduto in giro", ha concluso Scolari.