di Lorenzo Ercoli
03 February 2020

La settimana Challenger: Cecchinato si ferma sul più bello, spenti gli altri azzurri

Marco Cecchinato si rilancia a Punta del Este dove cede in finale a Monteiro. Settimana opaca per gli altri italiani

1 di 2

Foto Ray Giubilo

Marco Cecchinato si rilancia a Punta del Este. Il semifinalista del Roland Garros 2018 ritrova morale nel circuito Challenger raggiungendo la finale sul rosso uruguaiano. L’azzurro nell’atto finale si arrende dopo 2 ore e 50 a Thiago Monteiro, il punteggio finale è di 7-6(3) 6-7(6) 7-5 con l’azzurro che rimugina per due palle break sprecate sul 5-5 del parziale decisivo. Per il palermitano il bilancio nelle finali Challenger è di 5-8, l’ultima di due anni fa sempre in Sud America; vittoria a Santiago contro Carlos Gomez Herrera. Buon torneo anche per Alessandro Giannessi che si è fermato ai quarti di finale nel derby contro il ceck, registrata un’ottima vittoria con Pedro Sousa nel terzo round non ha poi potuto nulla contro il connazionale numero uno del seeding. Delude invece Gianluca Mager, quarta testa di serie si arrende in tre parziali al secondo round dopo aver usufruito del bye. Il risultato finale contro il brasiliano Meligeni Rodrigues Alves è 4-6 6-3 7-6(5).

A Burnie è percorso netto di Taro Daniel, il giapponese da prima testa di serie torna a celebrare un successo che mancava dall’aprile del 2018 (Challenger di Istanbul). Il nipponico alza il trofeo senza lasciare un parziale per strada e nella finale contro Yannick Hanfmann è eloquente il 6-2 6-2 finale. Negativa la spedizione italiana, Lorenzo Giustino usufruisce del bye e vince il derby di secondo turno contro Andrea Vavassori prima di cedere a Zhe Li. Si ferma al secondo round anche Liam Caruana sconfitto dall’ottimo Alex Bolt dopo la vittoria iniziale sul qualificato Takuto Niki.

Foto Ray Giubilo

A Newport Beach è protagonista Thai Son Kwiatkowski; primo acuto Challenger per il tennista della Carolina del Nord capace di approfittare della caduta delle primissime teste di serie. Deludono Taylor Fritz e Frances Tiafoe, numero uno e due del seeding si arrendono al terzo turno nelle sfide contro Mitchell Krueger e Daniel Istomin. Delude anche Miomir Kecmanovic sconfitto dal poi finalista Daniel Galan. Per Kwiatkowski la finale e il primo titolo in categoria maturano con il punteggio di 6-4 6-1, in archivio anche le vittorie di rilievo su Istomin e Johnson nei turni precedenti al match per il trofeo. Tra le teste di serie cade anche Andreas Seppi, unico azzurro ai nastri di partenza cede il passo a JC Aragone nel secondo turno.

Festeggia il primo titolo Challenger anche il turco Cem Ilkel, vincitore a Quimper nella finale contro il padrone di casa Maxime Janvier. Il tennista di Istanbul in carriera aveva già giocato due finali a questo livello - due sconfitte contro Ilhan e Gerasimov - l’ultima risaliva a due anni e mezzo fa. Alla terza chance arriva la gioia che vale il best ranking alla posizione 200 della classifica mondiale. Dei quattro tornei giocati in settimana quello transalpino presentava il livello più omogeneo, neanche un top 150 al via e i crolli prematuri di Garcia-Lopez e Petrovic. Si spinge in semifinale il numero tre del seeding Lukas Lacko che si ferma proprio contro il vincitore della rassegna. Per i colori azzurri la Bretagna non si rivela fortunata, solo un paio di giocatori avanzano al secondo turno mentre gli altri tre escono subito di scena. Luca Vanni e Andrea Arnaboldi si sono arresi a Ortega-Olmedo e Lacko, gli sconfitti al debutto sono invece Andrea Pellegrino, Lorenzo Musetti e Raul Brancaccio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA