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Camila Giorgi: "Non tollero gli attacchi a mio padre. Il giudice di sedia ha fatto partire un circo"

Camila Giorgi ha parlato alla vigilia dell'Emilia-Romagna Open ed è tornata sul match del Foro Italico

Foto Marta Magni Images/MEF Tennis Events

Camila Giorgi ha parlato alla vigilia dell’Emilia-Romagna Open, evento WTA 250 in programma a Parma. L’azzurra reduce dalla maratona contro Sara Sorribes Tormo è voluta tornare sul match del Foro Italico e sulle polemiche riguardante il padre e coach Sergio: Mi sarebbe piaciuto poter chiarire le cose dopo Roma. Secondo me il circo è partito tutto dal giudice di sedia, poi i giornalisti hanno iniziato a diffamare me e mio padre. Hanno detto che era arrabbiato, ma non era così e le parole usate nei suoi confronti sono state esagerate - ha spiegato Camila -. Lui ha creato una giocatrice da zero e l’ha portata nelle prime trenta: solo per questo meriterebbe rispetto. Non tollero la diffamazione fatta da un giornalista in particolare che non sa niente della mia vita privata. Lui non è padre padrone e della mia vita io posso fare quello che voglio. Ripeto è intollerabile se la prendano con lui e poi nessuno venga però a parlarci di persona”.

Tornata in campo agli Internazionali d’Italia dopo la positività al covid riscontrata a Charleston, Giorgi ha parlato di quelle settimane: Quest’anno ho fatto una preparazione molto buona, poi però mi sono fatta male in Australia e ho preso il coronavirus negli Stati Uniti d’America. Mi è andata comunque bene - puntualizza l’azzurra -, perché ho fatto otto giorni a dormire come se avessi una normale febbre. A Roma ho avuto tre giorni per prepararmi e ho giocato bene. Adesso questa settimana ed in generale per il resto dell’anno il mio obiettivo è quello di esprimere il mio tennis e trovare così stabilità”.

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