Grandissima reazione del numero 1 d’Italia ad una partenza fortissima del russo, che nei primi due set era sembrato ingiocabile: Jannik diventa il terzo azzurro nella storia a trionfare in un torneo del Grande Slam

Nicola Pietrangeli, Roland Garros 1959 e 1960. Adriano Panatta, Roland Garros 1976. Jannik Sinner, Australian Open 2024. L’altoatesino è nella leggenda del tennis italiano: diventa il terzo azzurro nella storia a trionfare in un titolo del Grande Slam. 48 anni dopo l’ultima volta, il primo a riuscirci in un altro continente: 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 il risultato maturato al termine di una finale incredibile, nella quale il numero 1 d’Italia si è imposto in rimonta su Daniil Medvedev dopo 3 ore e 46 minuti di gioco. Sinner è inoltre il terzo giocatore più giovane a vincere il titolo a Melbourne Park dopo Novak Djokovic, vincitore nel 2008 e Jim Courrier, che trionfò nel 1992. Altra dolorosa sconfitta nell’ultimo atto australiano invece per Medvedev, ancora rimontato da due set di vantaggio come nel 2022 quando si arrese a Rafael Nadal e battuto come nel 2021, quando a vincere fu Novak Djokovic.

Si apre con una gran risposta di dritto di Medvedev la finale, ma Sinner riesce a tenere la battuta dopo aver perso il primo punto e chiude con una ace il game inaugurale del set d’apertura. In risposta Jannik riesce a portare il game ai vantaggi, ma con un ace e un servizio vincente il russo pareggia i conti sull’1-1. Prime difficoltà nel terzo gioco per l’azzurro, sorpreso anche dal piano tattico dell’avversario che decide di stare molto vicino al campo sulla sua seconda. È proprio questo aspetto a fare la differenza e a regalare il break a Medvedev: 0 prime su 5 per Sinner, che subisce l’aggressività del russo e perde la battuta. Il numero 3 del mondo serve bene nel game successivo e conferma il vantaggio per portarsi sul 3-1, grazie a due ace e un servizio vincente. Sinner perde il primo punto del quinto gioco, ma recupera e prova a rimanere attaccato a Medvedev, che è però perfetto nei suoi game di servizio. Perdendo solamente due punti, il russo sale sul 5-3 e poi piazza un altro break, chiudendo alla terza chance 6-3 il primo set. 14 errori non forzati e 14 vincenti regalano la prima frazione al moscovita, mentre sono troppo basse le percentuali di Sinner in battuta: 54% di prime in campo e appena il 38% dei punti vinti con la seconda.

Un altro turno di servizio liscio per Medvedev ad aprire il secondo set. L’altoatesino deve invece superarsi per tenere la battuta e ci riesce annullando quattro palle break al termine di un secondo gioco durato oltre 10 minuti. Il russo rimane avanti però e anche negli scambi fa malissimo a Sinner, che manca una possibilità del 2-2 e poi concede una palla break. Medvedev non perdona e con una volée chiude il punto ben costruito con il lungolinea di dritto, che vale il break del 3-1. L’azzurro non riesce finora mai ad attaccare in risposta il russo, che allunga sul 4-1. Medvedev continua invece ad aggredire in risposta Sinner, che non riesce ancora a trovare le contromisure e il numero 3 del seeding si porta sul 5-1. Seguendo le direttive di coach Simone Vagnozzi, il numero 1 d’Italia prova a cambiare qualcosa nel suo piano e per la prima volta nel match mette a segno il break. Prova quindi a risalire la corrente tenendo la battuta e portando Medvedev a dover di nuovo servire per il set sul 5-3. Il russo commette un doppio fallo sul set point e poi concede un’altra palla break che riaprirebbe definitivamente il match, ma Sinner sbaglia con il dritto e il russo sfrutta l’occasione aggiudicandosi anche la seconda frazione con lo score di 6-3.

L’azzurro prova ad azzerare tutto, partendo bene in un terzo set nel quale è lui a poter fare gioco di testa servendo per primo. Ma Medvedev sembra per ora non dare segnali di cedimento e continua a servire a percentuali altissime. Sinner resta avanti e poi ha una piccola opportunità nel quarto game, ma sullo 0-15 sbaglia il dritto lungolinea e il russo tiene la battuta. Sembra però finalmente funzionare il servizio di Sinner, che perdendo un solo punto sale sul 4-3. Medvedev pareggia i conti sul 4-4 e poi costringe ai vantaggi l’altoatesino, che vince un game importante per andare sul 5-4. Primo momento di vera pressione per il russo, che nel decimo game deve servire per allungare la terza frazione. Medvedev va sotto 0-30 a causa di due errori non forzati, poi Sinner sciupa un punto quasi fatto che lo avrebbe portato a set point e il russo recupera fino a procurarsi una palla del 5-5, ma Jannik ribalta tutto e si procura un set point, che stavolta sfrutta per conquistare 6-4 il terzo set.

Stesso copione anche in avvio di quarto set, con Sinner ad iniziare in battuta. Sembra cambiata l’inerzia della partita e Medvedev va subito sotto 0-30 e poi deve fronteggiare anche una palla break, ma si salva riuscendo a comandare bene lo scambio. Nel game successivo, il russo si procura una mini-chance, ma da 15-30 Sinner recupera e va al comando sul 2-1. Medvedev deve di nuovo annullare una palla break e anche in questa occasione è impeccabile per rimanere attaccato all’azzurro nel punteggio. Nel settimo game è Sinner a dover salvare una palla break e con grande personalità piazza un ace che gli permette di restare avanti 4-3. Sempre più in difficoltà Medvedev, che ancora una volta deve ricorrere ai vantaggi per tenere il servizio. L’azzurro resta in vantaggio e porta di nuovo il numero 3 del mondo a dover servire per rimanere nel set nel decimo gioco. Sul 30-30, Sinner stecca con il dritto e Medvedev ha la chance di impattare sul 5-5, ma anche in questa occasione l’azzurro non molla e va a prendersi il set point: il suo dritto fa malissimo e vale il break che significa anche quinto set.

Nella frazione decisiva bisogna ricorrere alle poche energie rimaste e provare a rimanere attaccati ai turni di battuta. Sia Sinner che Medvedev iniziano il set dovendo rimontare da una situazione di 15-30, ma entrambi superano il momento di tensione e tengono il servizio. L’azzurro torna poi a tenere la battuta a zero e a condurre avanti 2-1, ma Medvedev non è da meno e con l’ace numero 11 della sua partita pareggia i conti sul 2-2. Livello altissimo imposto da Sinner nei suoi turni di battuta, che a suon di vincenti continua a restare avanti. La prima occasione di allungare è per l’azzurro, che nel sesto gioco si procura tutte insieme tre palle break consecutive: sulla prima si salva Medvedev, ma il dritto vincente regala il 4-2 al numero 1 d’Italia, che poi tiene un turno di servizio fondamentale per salire sul 5-2 e portarsi ad un solo game dal titolo più importante della sua carriera. Il russo si regala un’ultima occasione in risposta, ma Sinner può servire per il match avanti 5-3. L’altoatesino vince i primi due punti del game, ma Medvedev recupera fino al 30-30. È ancora il dritto però a fare la differenza e a regalare a Sinner una gioia immensa: il primo titolo Major della sua carriera.