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L’agente di Federer e i retroscena sul ritiro: voleva tornare in campo nonostante i “no” della famiglia e dei medici

Il documentario “Portrait of a Champion” racconta l’avventura di Federer alle prese con l’arte di Ugo Rondinone, scultore svizzero. Durante le riprese, avvenute dal 2020 al 2022, il campione ha parlato più volte del proprio ritiro, e insieme a lui ne ha parlato Tony Godsick, storico agente dello svizzero, che ha rivelato interessanti retroscena sulla vicenda.

Cori Gauff, quando il passato non insegna nulla

La giovane promessa Cori Gauff ha firmato il suo primo contratto: vestirà New Balance. Nonostante le restrizioni per le giovani atlete, l'americana è già un personaggio, con tutti i rischi che comporta. Possibile che i casi del passato non abbiano insegnato nulla?

“Quel viaggio in macchina, a Shanghai…”

Tony Godsick, storico manager di Roger Federer, ha raccontato come è nata l'idea di organizzare la Laver Cup. In una bella intervista con Tennis Magazine, ha poi svelato cosa significa e cosa comporta essere il manager del tennista più famoso del mondo. Le sue giornate iniziano ogni giorno alle 4.30.

Federer-Uniqlo, un sì da 300 milioni di dollari

Lo svizzero ha scelto Wimbledon per presentare nuovo sponsor tecnico: per i prossimi 10 anni vestirà Uniqlo, guadagnerà anche senza giocare e potrà mettere altri sponsor sulla divisa da gioco. E Nike gli restituirà il logo “RF”, che ha avuto un grande successo. Era davvero impossibile dire di no.

L’Ambasciatore del Tennis non si ferma mai

Prima di recarsi a Miami, Roger Federer ha effettuato una sortita a Chicago per il lancio della Laver Cup, organizzata (anche) dalla sua agenzia di management. “Una deviazione di 4 ore: c'è di peggio, ma è dura” dice il suo agente Tony Godsick. “A 36 anni, il segreto è mantenere la stessa passione” dice lui. Oggi il viaggio riparte contro Kokkinakis.

Tony Godsick: “Laver Cup oltre Federer e Nadal”

Il manager di Roger Federer è più che soddisfatto della prima edizione della Laver Cup, organizzata (anche) dalla sua “Team8”, di cui è socio con Roger Federer: “Abbiamo raccolto spettatori da 43 paesi diversi. Andremo avanti anche senza Federer e Nadal. Non vogliamo uccidere la Davis: anzi, potremmo averle fatto un favore”.

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