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Pouille-Planque, la (brutta) fine di una (bella) storia

Il legame tra Lucas Pouille e il coach Emmanuel Planque sembrava inscalfibile, eterno. Invece è bastata una cattiva stagione per chiuderlo "di comune accordo" con un freddo comunicato. Le avvisaglie c'erano, ma sorprende la tempistica: tra pochi giorni c'è la finale di Davis. Il francese è sceso al numero 32 ATP.

Indian Wells, BNP Paribas e il record di pubblico

Title sponsor dal 2009, il noto gruppo francese estende l'accordo con il torneo di Indian Wells per altri cinque anni: si andrà avanti fino al 2023. “Non vediamo l'ora di contribuire all'ulteriore crescita dell'evento” dice il CEO di BNP Paribas USA. Nuovo record di pubblico: oltre 450.000 spettatori.

Tommy Haas dice basta, stavolta sul serio

La notizia che ci si attendeva al termine del BNP Paribas Open è arrivata alla vigilia: Tommy Haas, direttore del torneo, lascia ufficialmente il tennis giocato, alla soglia dei 40 anni. "Potrò sempre dire che la mia ultima vittoria è stata contro Federer", ha scherzato l'ex n.2 ATP, recordman di infortuni. Continuerà a giocare solo nelle PowerShares Series, il Champions Tour USA.

Indian Wells: 1 milione in più se fai la doppietta

Con lo scopo di migliorare il campo di partecipazione del doppio, il super torneo di Indian Wells offrirà un clamoroso incentivo: 1 milione di dollari extra per chi vincerà sia singolare che doppio. Nella storia è successo sei volte, l'ultima nel 2009. Ad oggi, ci sono 27 “papabili”.

Tommy Haas: “Non mi sono ancora ritirato!”

In un'intervista con il Desert Sun, l'ex n.2 ATP sosteneva di aver cessato l'attività ATP. Oggi arriva un comunicato della sua compagnia di management in cui smentisce tutto. “A parte esibizioni e Champions Tour, potrei giocare ancora in doppio”. Notizie ufficiali sul suo futuro arriveranno dopo Indian Wells.

Indian Wells è sempre più bello (e verde)

Ancora novità per la prossima edizione del BNP Paribas Open. Quest'anno ci saranno notevoli interventi sulle aree destinate al pubblico, con l'aggiunta di tanto verde. “Vogliamo che il pubblico abbia l'impressione di trovarsi in un paradiso del tennis” dice Tommy Haas.

Federer rimpiangerà soli 140 punti?

Dovesse vincere le ATP Finals di Londra, Roger Federer si porterebbe a soli 140 punti dal numero uno ATP, occupato l’ultima volta cinque anni fa. Vuol dire che con pochissimi successi in più oggi sarebbe già al comando. “Il n.1 – dice – è il traguardo più ambito per un tennista, ma alla mia età non può essere un obiettivo".

Quel benedetto ranking protetto

Nel rule-book dell’ATP figura come strumento a tutela dei giocatori infortunati, ma per alcuni il ranking protetto è diventato un giochino per fare soldi nei grandi tornei, grazie a montepremi sempre più corposi. Sembra il caso di Dmitry Tursunov, che in dodici tornei, vincendo solo due partite, ha incassato oltre 260.000 euro. Vi spieghiamo come funziona.

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