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Berdych: “Per un po’ ho pensato al ritiro”

Il neo 33enne ha chiarito le sue condizioni: il problema alla schiena richiede esercizi quotidiani che lo hanno convinto a lasciar perdere il 2018, con l'obiettivo di tornare in Australia. Intanto ha scoperto i vantaggi della vita fuori dal tennis: “Però sarebbe stato un peccato ritirarmi e vanificare tutto”.

Berdych salta (anche) i tornei americani?

Si parla con insistenza di una possibile rinuncia di Tomas Berdych ai tornei sul cemento americano, Us Open compreso. Fermo dal Queen's, da aprile convive con un fastidioso dolore alla schiena. Per adesso non ha ancora ufficializzato nulla: nel frattempo, è uscito dai top-50 dopo quasi 13 anni.

Berdych salta Wimbledon, uscirà dai top-50

Un dolore alla schiena, che lo blocca da un paio di mesi, costringe il ceco a dare forfait a Wimbledon, in cui ha giocato la sua unica finale Slam (nel 2010). Perdendo i punti della semifinale dell'anno scorso, crollerà in classifica. Uscirà dai primi 50, come non gli accadeva da tredici anni.

Travaglia, altro step per diventare grande

Stefano Travaglia gioca due set di altissimo livello contro Tomas Berdych, mettendolo all'angolo con un diritto in grande spolvero e sparando 18 ace. Ma non basta: il ceco vince d'esperienza il tie-break del secondo set e poi la spunta al terzo. Tuttavia, il 26enne ascolano piace sempre di più. Nel suo tennis c'è tutto per stare a tempo pieno nel Tour.

Roger, la paura dura un set. Semifinale n.42

L'ottimo stato di forma mostrato da Tomas Berdych in questo Australian Open sembrava un monito per Federer, invece nel loro duello c'è partita solo per un set. Il ceco va a un soffio dal vincerlo, poi smarrisce la bussola. Federer ringrazia e sfiderà Chung: "mi piace molto il suo tennis, ed è bello vedere volti nuovi". Eppure, lui è sempre lì.

Fognini saluta, ma punta i top-20

Troppo forte il Tomas Berdych di questo Australian Open per Fabio Fognini: l'azzurro parte male poi se la gioca per due set, ma nelle fasi calde emerge la superiorità del ceco, finalmente ritrovato a buoni livelli. Ai quarti contro Federer ci va lui, tuttavia l'azzurro è comunque soddisfatto: "mi sento bene, ho lavorato bene d'inverno e sono felice. Ma non mi accontento".

Fognini fa sognare l’Italia, 42 anni dopo

Per la prima volta dallo storico Roland Garros del '76 l'Italia al maschile piazza due giocatori negli ottavi di finale dello stesso Slam: a Seppi si aggiunge Fabio Fognini, che supera in cinque set Julien Benneteau, facendo valere (seppur a sprazzi) una chiara superiorità. Il n.1 d'Italia bissa il risultato del 2014, il suo anno migliore. Che sia di buon auspicio?

È Piatti-mania: parata di star a Bordighera

Nelle ultime due settimane i campi del nuovo Tennis Center di Riccardo Piatti a Bordighera hanno ospitato Novak Djokovic (con Andre Agassi), Stan Wawrinka, Tomas Berdych, Viktor Troicki, Borna Coric e altri big del tennis. Sono i primi successi simbolici di un progetto ambizioso, che può regalare all'Italia uno dei poli per l'allenamento più importanti d'Europa.

Kyrgios, Raonic, Berdych: bye bye 2017

Assume proporzioni quasi incredibili la lista di giocatori ai box fino a fine stagione. Nel giro di due giorni, al quartetto Djokovic, Murray, Wawrinka e Nishikori, si aggiungono prima Milos Raonic, poi Tomas Berdych e quindi Nick Kyrgios. Sette top-20 hanno già detto addio al 2017: non è che sta diventando una moda, per tentare l'effetto Federer?

“The Dog” risponde sul campo e punta Nadal

Chiamato in causa per un presunto match-fixing, l'ucraino elimina un dolorante Tomas Berdych. Il suo strano stile di gioco ritrova antica efficacia, accompagnata da un rendimento costante. Al terzo turno trova Viktor Troicki, seguito dal suo ex coach Jack Reader. Fosse finito nella parte bassa…

A Federer basta la classe: finale n.11

Lo svizzero si aggiudica tutti i punti importanti e non lascia scampo a un buon Tomas Berdych, che forse avrebbe meritato almeno un set. Niente da fare: lo svizzero tira fuori i colpi migliori nel momento del bisogno e acciuffa l'undicesima finale ai Championships, dove partirà favorito contro “l'amabile” Marin Cilic. E' il più anziano finalista dai tempi di Rosewall.

Roger, un’occasione così non ricapita più!

Era già favorito alla vigilia del torneo, e la caduta degli altri tre Fab Four permette a Roger Federer di diventare veramente padrone del suo destino. Il successo per tre set a zero su Milos Raonic è incoraggiante, e a contendergli l’ottavo successo a Wimbledon sono rimasti solamente Tomas Berdych, Marin Cilic e Sam Querrey. Quando gli ricapiterà?

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