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Camila Giorgi, la Principessa dei palazzetti

Sesta finale WTA per Camila Giorgi, quinta al coperto. Il problema è che il calendario WTA ha visto una notevole riduzione dei tornei indoor. Vent'anni fa, ce n'erano 12, spalmati su 10 settimane. La Giorgi è comunque certa del best ranking e, dopo il gran match contro la Van Uytvanck, partirà favorita in finale.

Linz rilancia la Giorgi: semifinale e best ranking

Altro buon match di Camila Giorgi a Linz: l'azzurra si distrae sul 6-3 3-1 contro Margarita Gasparyan, che la trascina al terzo vincendo cinque game di fila, ma poi sistema le cose e si guadagna la quarta semifinale del 2018. Le vale il nuovo best ranking, al numero 29, e anche una bella chance per provare a vincere il suo secondo titolo WTA.

Peng-Van Uytvanck: è bagarre via social

Si sposta sul web la vicenda che è costata una squalifica di 6 mesi (poi dimezzata) alla cinese. Le versioni dei fatti sono diametralmente opposte, con la Van Uytvanck che ha parlato addirittura di “stalking”. Il gesto della Peng non è stato elegante, ma chiamare in causa l'organo anti-corruzione è stato eccessivo. Le truffe sono altre.

Tre mesi a Shuai Peng, ma non è match-fixing

Sospensione di tre mesi e multa di 5.000 dollari per la cinese Shuai Peng, ex n.1 WTA in doppio, caduta nella rete della TIU. Ma il match-fixing non c'entra nulla: alla vigilia di Wimbledon 2017 lei e il coach (anch'egli sanzionato) hanno offerto dei soldi alla sua compagna Alison Van Uytvanck per ritirarsi, e permetterle di giocare con Sania Mirza. Farà appello.

Quel bacio di cui non vergognarsi

Le effusioni con la sua fidanzata, la tennista Greet Minnen, sono l'immagine di giornata. Messi alle spalle il bullismo e il percorso di accettazione della sua omosessualità, Alison Van Uytvanck schianta alla distanza la campionessa in carica Garbine Muguruza, nervosa per essere stata programmata sul Campo 2. Clamoroso: già fuori sei delle prime otto teste di serie.

Pel di Carota e la rivincita contro il bullismo

Una recente intervista ha sdoganato l'omossesualità (nota da tempo) di Alison Van Uytvanck, prossima avversaria dell'Italia di Fed Cup. Vittima di bullismo da ragazzina, si è presa la sua rivincita diventando un'ottima giocatrice. “Spero che adesso capiscano il male che mi hanno fatto”. Da quando lavora con coach David Basile è ulteriormente cresciuta.

Dopo la pioggia, arriva la tempesta Giorgi

Altra grande prestazione di Camila Giorgi nella piovosissia Lugano: la maceratese lascia appena tre game a Alison Van Uytvanck e conquista i quarti di finale. I segnali sono davvero positivi, e dicono che la terra, storica nemica, non sempre più un problema. Ai quarti c'è la Sabalenka. A Bogotà eliminata (con rimpianti) Jasmine Paolini.

Camila e il (nuovo?) feeling con la terra

In un Samsung Open di Lugano sin qui rovinato dalla pioggia, parte benissimo Camila Giorgi. La maceratese rifila un facile 6-3 6-2 a Kristyna Pliskova, confermando i buoni segnali mostrati la scorsa settimana a Charleston. Dopo soli due tornei sulla terra la Giorgi è già a quota tre vittorie, le stesse di tutto il 2017. Al secondo turno sfida Alison Van Uytvanck.

«L’omosessualità? Non è mica una malattia…»

Lo scorso anno Johanna Larsson aveva confessato di aver celato a lungo la propria omosessualità per paura di perdere gli sponsor, mentre Alison Van Uytvanck non si nasconde. "Non credo – dice – che l'omosessualità debba essere un tabù. Sono felice e presto andrò a vivere con la mia fidanzata". È la collega e connazionale Greet Minnen, di tre anni più giovane.

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