La tennista polacca durante il media day degli Internazionali si è tolta qualche sassolino dalla scarpa, difendendo il lavoro della sua psicologa e del resto del team

Foto di Ray Giubilo

Iga Swiatek non sta vivendo sicuramente il miglior momento della sua carriera. Nonostante il circuito WTA si sia spostato sull’amata terra rossa, per la tennista polacca faticano ad arrivare risultati importanti, e anche a Madrid ha rimediato una brutta sconfitta per mano di Coco Gauff in semifinale. Un momento non semplice, che però Swiatek prova a risolvere anche attraverso l’aiuto di una psicologa, Daria Abramowicz. Più volte la numero due del mondo ha parlato del lavoro che svolge anche sul piano mentale – tema sempre più al centro del mondo del tennis, e ancora troppo spesso sottovalutato – e lo ha fatto anche in occasione del media day agli Internazionali d’Italia. In particolare Swiatek ha concentrato l’attenzione su alcune critiche che la sua psicologa e il resto del team hanno ricevuto in merito al lavoro svolto, usando parole anche dure. “Daria è una fonte costante di supporto per me, una persona di cui mi fido. E non solo di lei, mi fido di tutto il mio team e voglio che le persone intorno a me lo sappiano. Questa è la mia squadra: decido io che ne fa parte”.

Swiatek ha poi parlato di come il lavoro mentale dovrebbe vivere su un altro piano di discussione, lontano tanto dai numeri e dalle statistiche che dalla pressione mediatica. “Capisco che sia difficile comprendere l’aspetto mentale dello sport, che non può essere giudicato da statistiche e numeri, soprattutto in un momento in cui non sto ottenendo risultati totalmente soddisfacenti in campo. Il lavoro mentale che svolgo dovrebbe essere separato da ciò che accade sui media. Questo credo abbia contribuito a far si che le persone non capiscano cosa accade all’interno della mia squadra, inventando teorie false”.