Quanto accaduto nel finale di partita del polacco contro Karen Khachanov ha scatenato la rabbia di diversi utenti sui social

A qualche giorno dal “cappellino-gate” verificatosi nella sfida tra Kamil Majchrzak e Karan Khachanov è stata svelata l’identità del tifoso autore del furto. Dopo il successo al secondo turno degli US Open, il giocatore polacco si era fermato a lungo per firmare autografi e aveva poi deciso di donare un cappellino ad un bambino, che era però stato privato dello stesso da un uomo che prontamente aveva pensato di soffiarglielo. Il tifoso in questione sarebbe Piotr Szczerek, CEO milionario dell’azienda di pavimentazione Drogbruk che, come confermato da Majchrzak al New York Post, finanzierebbe anche la federazione tennistica in Polonia.
Tutto bene quel che finisce bene comunque, perché Brock, il bambino derubato, è poi stato contattato da Majchrzak che ha provveduto a regalargli un altro cappellino. “Dopo la partita non mi ero accorto che il mio cappello non era arrivato al ragazzo – ha scritto il tennista polacco, che ha poi testimoniato l’avvenuto incontro con il piccolo tifoso -. Fortunatamente ho abbastanza cappellini, quindi sono preparato. Ce l’abbiamo fatta! Ora è tutto a posto“.

