Le parole del torinese a margine dell’inaugurazione del mega negozio Mizuno a Roma, tra la voglia di chiudere la stagione al meglio e la speranza di vestire ancora la maglia azzurra

Foto di Ray Giubilo

ROMA – «E’ stata una stagione ricca di alti e bassi, lo so, sto lavorando per trovare quella continuità che avevo fino a qualche anno fa. Voglio chiudere bene l’anno e prepararmi per un grande 2026». Di passaggio a Roma per l’inaugurazione del mega negozio Mizuno, di cui è testimonial, Lorenzo Sonego non ha perso quel sorriso e quella tranquillità d’animo che gli appassionati conoscono bene, e la deludente trasferta in Cina – una sola vittoria in tre tornei – sembra già dimenticata. «Ho avuto anche qualche problema fisico, alla schiena soprattutto – dice Lorenzo – e le condizioni di gioco non mi hanno aiutato. Ora però è tutto a posto». Quest’anno ha brillato soprattutto in Australia, dove ha raggiunto i quarti di finale, e a Wimbledon (ottavi dopo una splendida battaglia alla… Sonego contro Nakashima), e da numero 46 del ranking sarà di scena nella prossima settimana a Stoccolma, per poi giocare a Basilea e a Parigi. Ci sarebbe anche la Coppa Davis, tra poco più di un mese… «La maglia azzurra è un obiettivo per tutti, certo, sarebbe bellissimo tornare a indossarla». Non convocato un anno fa, nel 2023 invece il trionfo italiano fu costruito anche grazie alle vittorie del tennista torinese, prima in singolare contro Cile e Svezia nelle qualificazioni di Bologna (proprio dove si giocheranno quest’anno le finali, dal 18 al 23 novembre) poi in doppio con Sinner contro Serbia e Olanda a Malaga. «I successi di Bologna (contro Jarry e Elias Ymer, ndr) sono tra i miei ricordi più belli. Chissà…». 
Sorride perché anche il suo Torino ha cominciato il campionato tra alti (pochi, finora) e bassi: «Però mi piace il gioco di Baroni, dobbiamo dargli il tempo di trovare maggiore equilibrio». Più soddisfazioni gli regala la sua attività di musicista per hobby insieme a AlterEdo: «Mia Madama è la nostra ultima canzone, lo faccio per divertirmi e per staccare ogni tanto dal tennis». Oltrepassata l’11 maggio la barriera dei trent’anni, per Sonego è il momento giusto per i primi consuntivi. «Sono orgoglioso dei risultati che ho ottenuto, le semifinali a Roma, la vittoria su Djokovic a Vienna, ma avverto ancora la spinta per vivere al meglio questa carriera, forse anche di più rispetto a qualche anno fa. Mi piace sempre allenarmi e soprattutto la routine del tennis, tra spostamenti e alberghi, non mi ha ancora stancato. Ho voglia di giocare, di lottare e di vincere partite importanti». E magari anche di avvicinare il suo best ranking (21º quattro anni fa), aggiungiamo noi. «E’ bello carico, può fare grandi cose», conferma Vincenzo Santopadre, al suo fianco nella trasferta nel Nord Europa. 
Sul futuro personale, Lorenzo invece non vuole sbilanciarsi. «In questo momento preferisco concentrarmi sul tennis. Figli? Per ora non sono previsti, anche Alice, la mia compagna, è d’accordo».