Il numero 2 del mondo ha migliorato tanto questo colpo negli ultimi due anni, ma ha perso fiducia da quando è rientrato dalla sospensione

Jannik Sinner era considerato il principale favorito a Cincinnati e soprattutto agli US Open, due tornei molto prestigiosi in cui era chiamato a difendere il titolo. Il fuoriclasse azzurro ha raggiunto la finale in entrambi questi eventi, ma si è dovuto arrendere al suo grande rivale Carlos Alcaraz sia in Ohio che a New York cedendo anche la prima posizione del ranking mondiale. Un malessere lo ha bloccato a Cincinnati, obbligandolo a ritirarsi dopo appena cinque giochi, invece l’ultimo atto degli US Open è stato un assolo di Carlitos a dispetto di una superficie che avrebbe dovuto esaltare le caratteristiche di Jannik. L’italiano non perdeva un match sul cemento in uno Slam dagli US Open 2023 e questa sconfitta lo ha indotto a fare alcune riflessioni in conferenza stampa, visto che Sinner ha rimarcato la necessità di lavorare sul suo tennis per renderlo meno prevedibile.
Uno dei principali problemi che sono stati individuati nel gioco dell’azzurro da quando è rientrato dalla sospensione è il servizio, un colpo che l’ex numero 1 del mondo ha migliorato significativamente negli ultimi due anni. Tuttavia, la percentuale di prime durante questa edizione degli US Open (e non solo) è stata spesso insufficiente, finendo per affossare il quattro volte campione Slam soprattutto durante la sfida contro Carlitos. Se analizziamo le statistiche, ci accorgiamo di come Jannik occupi soltanto la 54ma posizione nella classifica relativa alla percentuale di prime in campo. L’azzurro non va oltre un modesto 60.6% di media ed è molto indietro rispetto ai suoi grandi rivali come Alcaraz, Djokovic o Zverev.
Questa ‘lacuna’ non ha impedito al nativo di Sesto Pusteria di ottenere risultati eccezionali anche in questa stagione, perché la sua superiorità da fondo campo gli consente di prevalere sulla maggior parte degli avversari senza troppe difficoltà. Al tempo stesso, è chiaro che Sinner dovrà lavorare su questo aspetto in vista dell’ultima parte del 2025 e dell’inizio del 2026. Se ci si limita a considerare soltanto Cincinnati e gli US Open, si nota come il campione italiano abbia superato il 60% di prime in campo soltanto all’esordio in Ohio contro Galan e nel derby di quarti di finale contro Lorenzo Musetti a New York.

