Il numero uno al mondo si è detto soddisfatto in conferenza stampa dopo il bel successo su Francisco Cerundolo a Roma

Foto Brigitte Grassotti

ROMA – «Primo torneo dopo tre mesi, a Roma, e quarti di finale. C’è poco da dire, sono felice. Oggi sapevo che avrei dovuto alzare il livello del gioco, fortunatamente ci sono riuscito, anche grazie al tifo del pubblico». Al di là delle frasi da circostanza in conferenza stampa, chissà se Jannik Sinner si aspettava di poter raggiungere questo livello di gioco dopo appena tre partite. «Al debutto mi sono sentito subito a mio agio – le sue parole – ho sofferto a tratti nella seconda partita, quella con De Jong, oggi ho cercato di essere più concentrato, anche il riscaldamento è andato bene. Considero positiva la prestazione di questa sera, contro un avversario duro da battere sulla terra battuta. Le smorzate? Ci abbiamo lavorato molto, sono soddisfatto». Contro Cerundolo, che lo aveva battuto in due dei quattro precedenti, Jannik ha infilato la 24ª vittoria consecutiva – dal 1990 solo otto giocatori hanno fatto meglio – ma non si lascia troppo andare. «So bene che le cose possono cambiare velocemente. Oggi ho speso molto mentalmente, domani per fortuna non gioco, ho bisogno di recuperare e di distrarmi, andrò a vedere la finale di Coppa Italia del mio Milan. A me piace lo sport in generale e non poter assistere a certi avvenimenti agonistici (a causa della squalifica per il caso Clostebol, nda) mi ha fatto soffrire molto».

Gli chiedono se interpreta il tennis ancora con divertimento e Jannik è secco nella risposta: «Per me il tennis è ancora un gioco, non certo solo un lavoro. Anzi, dopo il peso che ho dovuto sopportare nell’ultimo anno, mi sento davvero molto leggero». Pensiero finale per Matteo Berrettinni, che ieri si è dovuto ritirare nella partita contro Ruud per il solito problema agli addominali. «Sono molto dispiaciuto per questo suo nuovo infortunio, e vorrei condividere con Matteo la gioia per il grande momento del nostro tennis, con tre azzurri ancora in gara».