Sinner e Musetti si contendono un posto in semifinale, dando vita alla prima sfida azzurra della storia in un quarto major nel tabellone maschile. Finora, per Jannik, un bilancio di 15 a 0 contri i connazionali nel circuito maggiore

foto Ray Giubilo

Il tennis italiano, sempre più fenomenale. Per la prima volta nella storia, due azzurri si sfideranno ai quarti di finale di uno Slam nel torneo maschile. Sinner e Musetti, n. 1 e n. 10 del mondo, negli ottavi sono stati entrambi protagonisti di un vero e proprio one man show in campo, travolgendo rispettivamente Bublik (6-0 6-1 6-2, in un’ora e 21 Minuti!) e Munar (6-3 6-0 6-1, in un’ora e 38 minuti!). Ed eccoli, dunque, i nostri azzurri, l’uno contro l’altro per accedere alla semifinale di Flushing Meadows. Straordinari! Nei major 2025 ci sono stati sempre due azzurri ai quarti (in Australia Sinner e Sonego; al Roland Garros Sinner e Musetti e a Wimbledon Sinner e Cobolli), ma a New York si tratta del primo derby in assoluto.

Sinner è in vantaggio 2-0 nei precedenti; il primo si è svolto ad Anversa nell’ormai lontano 2021, il secondo a Montecarlo, nel 2023; chiaramente Jannik è favorito, ma Lorenzo è in forma smagliante e si sente benissimo. E poi, non ha nulla da perdere il che, nel suo caso, è un aspetto da non sottovalutare. Non dimentichiamo però che si gioca sul cemento, superficie sulla quale Sinner è, per ora, assolutamente dominante mentre per Musetti, fino ad oggi, è quella su cui ha avuto maggiori difficoltà. Comunque sia, il match si preannuncia uno spettacolo imperdibile, innanzitutto per la dimensione storica di un tale evento, tant’è che è stato programmato come ultimo incontro della sessione serale. Peccato però che in Italia lo si
potrà seguire a tarda notte, tra mercoledì e giovedì, non certo un orario agevole per chi è costretto poi ad iniziare presto la giornata…

Lorenzo e Jannik, così simili e così diversi: sono grandi amici, entrambi estremamente perbene, educati, con un fare delicato e gentile, profondamente legati alla famiglia e alle persone care; due ragazzi sereni, con gli altri e con se stessi, per i quali il team non è solo un
gruppo di lavoro efficace ma, soprattutto, persone accomunate dagli stessi valori, unite da stima e affetto che lavorano insieme per crescere e migliorare ogni giorno.
Sono distanti, invece, per il tipo di gioco e l’atteggiamento in campo. Sinner è un rullo compressore dal ritmo infernale, stratega glaciale con precisione chirurgica e perfetto nelle variazioni. Se poi aumenta le percentuali al servizio, allora son dolori… Lorenzo è un talento cristallino; il suo tennis è incantevole, con quel rovescio ad una mano dalla rara bellezza ed è capace di realizzare giocate impensabili, con nonchalance, che ricordano un certo Roger Federer. A tradirlo, però, talvolta, è ancora l’aspetto mentale. Nonostante nell’ultimo anno Lorenzo abbia acquisito grande consapevolezza e maturità agonistica, nelle situazioni più complicate non riesce sempre a mantenere quella freddezza e lucidità essenziali per togliersi dai guai, cedendo così ai vecchi fantasmi della tensione e della negatività.

Contro l’altoatesino, però, non ha nulla da perdere e questo dovrebbe aiutarlo ad esprimersi al meglio. Per “Muso” si tratta del terzo quarto di finale in un major, il primo agli US Open e, negli Slam sul duro, non aveva mai superato il terzo turno. Qualora riuscisse nell’impresa con Jannik, disputerebbe la sua terza semifinale Slam, dopo Wimbledon 2024 e il Roland Garros 2025. Da segnalare inoltre che, insieme a Sinner e a Berrettini, è il terzo italiano a vantare la presenza nei quarti major in tutte le superfici. Ciò dimostra come il carrarino stia trovando meccanismi sempre più efficaci anche sul cemento, superficie a lui meno congeniale, come detto, almeno fino ad ora. Insomma, un risultato notevole che significa per lui, tra le altre cose, anche la posizione n. 8 della Race per Torino.
“Non so spiegare esattamente come sia successo” ha raccontato raggiante Musetti dopo la vittoria con Munar, “il secondo set, in particolare, è stato uno dei migliori che abbia mai giocato in tutta la mia vita. Prima del torneo ero triste per il mio tennis, per il mio gioco e per me stesso, perché il mese precedente è stato terribile, ho perso tre incontri in cui ho avuto molte chance. Ma ora mi sento bene, più forte mentalmente. Sono sereno e mi fa bene avere qui a New York la mia famiglia”. Ricordiamo che Lorenzo presto rivivrà la gioia più grande poiché diventerà papà per la seconda volta. Il pupillo di Tartarini giunge tra i magnifici otto del torneo dopo aver superato Mpetshi Perricard, Goffin, Cobolli e Munar, concedendo un
solo set al primo turno.

Jannik, dal canto suo, continua a macinare numeri pazzeschi: è salito a 25 vittorie consecutive negli Slam sul cemento; è il settimo giocatore a raggiungere i quarti di finale di tutti gli Slam in due stagioni di fila e, per giunta, a 24 anni e 18 giorni è il più giovane dell’Era Open a
compiere tale impresa.
Non solo. È il più giovane a vincere 24 partite major in una stagione dopo Rafael Nadal (22 anni), nel 2008.
Il n. 1 del mondo non ha mai perso con i connazionali: ad oggi firma 15 vittorie su 15 incontri. Travolgente. Quello con Musetti è per lui il 13esimo quarto major, l’ottavo di fila. Sinner ha faticato solo con Shapovalov, a cui ha ceduto un set; per il resto, tre rapidissime lezioni di tennis a Kopriva, Popyrin e Bublik.

“È fantastico che il tennis italiano abbia raggiunto un livello così alto” ha detto Jannik dopo la vittoria con Bublik, “abbiamo così tanti giocatori dallo stile diverso. Lorenzo è forse uno dei più grandi talenti del nostro sport e non vedo l’ora di giocare questa partita; da italiano penso sia bellissimo avere un azzurro in semifinale”.

Al penultimo round, il vincitore del derby sfiderà il vincente tra Auger-Aliassime e De Minaur. Jannik o Lorenzo: comunque vada, sarà una grande festa italiana.