L’ex numero 1 del mondo ha raggiunto la finale a Pechino per il terzo anno di fila, superando un lieve fastidio alla gamba sinistra dovuto anche alla tensione

Foto di Ray Giubilo

Jannik Sinner ha centrato la sua terza finale di fila all’ATP 500 di Pechino e domani proverà a bissare il titolo vinto nella capitale cinese due anni fa. Il numero 2 del mondo – che sta sperimentando nuove soluzioni durante questo torneo (come aveva promesso dopo la finale degli US Open) – ha raggiunto l’ultimo atto perdendo due set lungo il suo cammino. Un dato che fa quasi scalpore, tenendo conto di quanto il fuoriclasse azzurro sia stato dominante su questa superficie nelle ultime due stagioni. Il 24enne di Sesto Pusteria ha dovuto sudare per avere la meglio su Alex de Minaur in semifinale, infliggendo al giocatore australiano l’11ma sconfitta in altrettanti scontri diretti. Quest’ultimo può essere soddisfatto per aver strappato un set a Jannik, una piccola impresa che gli era riuscita soltanto a Sofia cinque anni fa.

Da quando ha fatto il suo rientro dopo la sospensione, l’ex numero 1 del mondo si è qualificato per la finale in tutti i tornei che ha giocato ad eccezione di Halle. “Ovviamente sono molto contento di essere nuovamente in finale, questo è un torneo speciale per me. C’è tanto lavoro dietro e ho dovuto faticare anche oggi, ma ne è valsa la pena. Ogni anno è una sfida differente e non vedo l’ora di tornare in campo domani” – ha dichiarato l’azzurro in conferenza stampa. Il quattro volte campione Slam ha accusato un lieve fastidio alla gamba sinistra durante il match odierno: “Non è niente di serio. Ho avuto qualche problema di stomaco negli ultimi giorni e ho perso un po’ di liquidi, ma mi sento abbastanza bene. C’era anche un pizzico di tensione e la combinazione di questi due fattori ha inciso. Ad ogni modo, non sono minimamente preoccupato per la finale di domani.”

In ultima analisi, l’ex numero 1 del mondo ha voluto elogiare de Minaur: “L’inizio del terzo set è stato sicuramente decisivo, avendo piazzato subito il break ed essendo riuscito a confermarlo. Ho cercato di essere un po’ più aggressivo e ha funzionato, ma avevo avuto delle chance anche nel secondo parziale. Non sono riuscito a sfruttarle e il match si è complicato. Abbiamo giocato entrambi un tennis di alto livello ed è stata una partita impegnativa a livello fisico. C’è stato qualche alto e basso come è normale che sia, ma possiamo essere entrambi soddisfatti del livello che abbiamo espresso oggi.”