Solana aveva perso nelle qualificazioni di Wimbledon. Ripescata grazie al forfait di Minnen, ha superato tre turni e oggi proverà a raggiungere i quarti superando Laura Siegmund

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LONDRA – «Quali aspettative avevo nel torneo? Nessuna! Avevo perso nelle qualificazioni, stavo per fare la valigia, mi hanno chiamato quindici minuti prima di scendere in campo dopo il forfait di Minnen. Giocare in tabellone già mi sembrava un bel regalo, e invece ora sono negli ottavi di finale di Wimbledon! Con mia madre, che è qui con me, ho anche dovuto cambiare appartamento tre volte, non pensavo di restare in campo così a lungo…». Solana Sierra, 21 anni compiuti a giugno, è l’immagine della felicità, venerdì ha battuto 7-5 1-6 6-1 la spagnola Bucsa dopo aver già superato Gadecki e Boulter. «Sono orgogliosa della mia prestazione, ho lottato punto dopo punto non pensando all’importanza del match. E poi mi hanno scritto per farmi i complimenti Sabatini e Nalbandian, bellissimo!». Prima argentina a raggiungere gli ottavi a Wimbledon da Paula Suarez nel 2004, ora l’attende la veterana tedesca Laura Siegemund, numero 104 del mondo, che ha travolto a sorpresa Keys, testa di serie numero 6. «Che vi posso dire? Lotterò, ci proverò, ormai ho capito che tutto può succedere».

All’esordio in tabellone in uno Slam, Solana aveva giocato solo una volta in carriera sull’erba, sempre nelle qualificazioni londinesi di un anno fa. «Persi subito (contro la francese Paquet. nda) però fu una esperienza interessante. Quest’anno sono arrivata una settimana prima delle gare per prepararmi bene e devo dire che giorno dopo giorno ho avuto l’impressione di giocare sempre meglio. Ho vinto due partite nelle qualificazioni, altre tre in tabellone, non male no?». Finalista al Roland Garros junior del 2022, finora ha collezionato poche presenze nel circuito maggiore e tante vittorie nei tornei Itf (15, tre quest’anno). Una vita nella mediana del grande tennis a cui l’argentina di Mar del Plata ha dato una svolta affidandosi un anno fa all’accademia di Nadal («Ho incontrato Rafa una volta, mi ha detto “ciao”, io ho risposto “ciao”, tutto qui…). Chiuso il 2024 al 163° posto, Sierra è attualmente al numero 101, ma chiuderà la quindicina di Wimbledon tra le prime settanta del mondo. «Ora credo di più in me stessa, gioco con meno paura e i risultati si vedono».
Figlia unica («in compenso ho una dozzina di cugini…») di una coppia appassionata di paracadutismo («ma io non ci proverei mai, ho troppa paura, non so loro come facciano»), Solana da ragazza ha provato tanti sport, ma all’età di 13 anni ha deciso di concentrarsi solo sul tennis, decidendo di lasciare anche la scuola. «Cosa mi piace fare quando non sono in campo? Andare al mare, fare lunghi bagni, bere il mate, ne sono golosa. Sì, ho provato il tè inglese, ma non è proprio la stessa cosa… Ah, e poi sono grande tifosa del River Plate».