Il Tennis Italiano

IL TENNIS ITALIANO 105 Ti immagini uno spagnolo, un sudamericano, una nuova stella venuta da Est, magari ti auguri anche l’exploit di un italiano, dopotutto gli Internazionali d’Italia Juniores si giocano sulla terra rossa. Invece la 62esima edizione del Trofeo Bonfiglio ha visto il successo del giocatore che non ti aspetti, quello di uno statunitense: l’ultimo successo targato Usa all’under 18 milanese era datato 1990. Per carità, Nishesh Basavareddy aveva fatto parlare di sé sin dai primi turni. Estroverso e simpatico fuori dal rettangolo di gioco, talentoso e decisamente efficace in campo, ha impressionato con un tennis fatto di pressione e coraggio. Tecnicamente non appariscente, il ragazzo di Newport Beach (California) sembra però sapere bene cosa fare nei momenti cruciali del match e soprattutto è uno che non trema mai. Al resto ci ha pensato un sorriso contagioso che ha Vinto facilmente il primo set, l’americano (ranking Itf n.19) ha subìto il ritorno del rivale, ma nel terzo parziale è stato il più attento e ha preso l’iniziativa mettendo spesso alle corde il favorito (6-2 4-6 6-3 lo score). NISHESH: «LA VITTORIA PIÙ BELLA» «Senza dubbio – ha raccontato Basavareddy – questa è la più importante vittoria della mia carriera. Qui a Milano l’atmosfera era bellissima, tanta gente sulle tribune, un clima fantastico che ha reso tutto ancora più entusiasmante. Giorno dopo giorno sono andato in crescendo e credo di aver giocato il mio miglior tennis proprio nelle fasi finali». L’americano di chiare origini indiane (i genitori sono emigrati da Hyderabad, nel sud dell’India) viene da un percorso travagliato nonostante la giovane età. Inconfondibili i suoi occhiali che sebbene conquistato i favori dei tanti appassionati milanesi che lo hanno sostenuto durante tutta la settimana. VALLEJO SI ARRENDE Nella lunga finale (2 ore e 26 minuti), Basavareddy non partiva certo con i favori del pronostico visto che dall’altra parte della rete trovava il paraguaiano Daniel Vallejo (numero 1 del torneo e 2 al mondo). Il 18enne, allievo di Ramon Delgado (ex n.52 Atp), ha saputo uscire indenne da una settimana che lo ha visto spesso in difficoltà. Il trionfatore dell’Orange Bowl 2021 ha poi cambiato marcia facendo valere la sua solidità sugli avversari. Solidità però che non è bastata al paraguaiano - cresciuto nel mito di Victor Pecci - che non ha potuto coronare il sogno di alzare il trofeo milanese. I meriti sono tutti di Nishesh che è stato bravo ad entrare subito nel match mentre il suo avversario faticava a carburare. Una panoramica del TC Milano, tradizionale sede del «Bonfiglio». A sinistra, il vincitore maschile, l’americano Basavareddy

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