di Gabriele RivaF acile gridare all’impresa quando il talento nostrano batte il numero 2 del mondo, come è successo ieri ad Andreas Seppi che negli ottavi di finale del torneo Atp di Rotterdam ha superato il Cannibale Nadal
di Gabriele Riva

F acile gridare all’impresa quando il talento nostrano batte il numero 2 del mondo, come è successo ieri ad Andreas Seppi che negli ottavi di finale del torneo Atp di Rotterdam ha superato il Cannibale Nadal. Meglio non farlo però, perché sarebbe riduttivo. Andreas Seppi è un ragazzo che oltre ad aver grandi potenzialità (e ancora ampi margini di miglioramento) lavora molto bene e con serietà sotto l’attenta guida di Max Sartori. Gente che sa come si fanno le cose, insomma. Gente che le sa fare bene, ma bene per davvero. Oltre a sapere perfettamente che cosa sia il tennis e il suo mondo nevrotico. Ecco perché non c’è nulla di cui stupirsi (c’è di che rallegrarsi e di che complimentarsi, quello sì) se dopo aver annullato un match point a Lleyton Hewitt è riuscito anche a rimontare un set a Rafa, issarsi al terzo parziale, e lì beffarlo facendosi il più bel regalo di compleanno (il ventiquattresimo) della sua vita.

Ha giocato davvero bene Andreas, dimostrando di essere in un momento d’oro, quel momento che già era cominciato da Sydney, quando vinse contro il futuro finalista degli Australian Open Jo-Wilfried Tsonga, e che era proseguito discretamente proprio a Melbourne dove inciampò, levandogli tra l’altro un set, in un Mikhail Youzhny caldissimo. Poi il successo al challenger da 125.000 dollari di Bergamo, dove ha infilato vittorie importanti come quelle su Santoro e Bennetteau in semi e in finale. E poi il grande éxploit di questi giorni all’800.000 dollari olandese di Rotterdam dove è riuscito a superare un Nadal che il giorno prima aveva perso solo dodici punti sul proprio servizio contro Tursunov.

Stiamo parlando del ciliegione sulla torta di una settimana positiva anche per gli altri azzurri (maschietti però, per una volta più efficaci delle colleghe). A Buenos Aires sono addirittura due i nostri portacolori ancora in lizza per un posto in semifinale, attesi da due compiti difficilissimi. Potito Starace, rientrato dopo la squalifica di sei settimane che gli ha fatto più bene che male, se la vedrà con la testa di serie numero 1 del tabellone, David Nalbandian (n.11 Atp). E Filippo Volandri che proverà a dare un dispiacere a un altro padrone di casa, un altro cliente ostico, soprattutto se affrontato sulla terra (rossa) natia: Augustin Calleri. Ed è giusto anche non dimenticare la buona settimana di Fabio Fognini, fuori dai giochi, ma solo dopo una bella battaglia al terzo set proprio contro Nalbandian. Non c’è che dire, qualcosa di buono si sta vedendo, già da un po’ di tempo.