di Gabriele Riva
Ha giocato davvero bene Andreas, dimostrando di essere in un momento d’oro, quel momento che già era cominciato da Sydney, quando vinse contro il futuro finalista degli Australian Open Jo-Wilfried Tsonga, e che era proseguito discretamente proprio a Melbourne dove inciampò, levandogli tra l’altro un set, in un Mikhail Youzhny caldissimo. Poi il successo al challenger da 125.000 dollari di Bergamo, dove ha infilato vittorie importanti come quelle su Santoro e Bennetteau in semi e in finale. E poi il grande éxploit di questi giorni all’800.000 dollari olandese di Rotterdam dove è riuscito a superare un Nadal che il giorno prima aveva perso solo dodici punti sul proprio servizio contro Tursunov.
Stiamo parlando del ciliegione sulla torta di una settimana positiva anche per gli altri azzurri (maschietti però, per una volta più efficaci delle colleghe). A Buenos Aires sono addirittura due i nostri portacolori ancora in lizza per un posto in semifinale, attesi da due compiti difficilissimi. Potito Starace, rientrato dopo la squalifica di sei settimane che gli ha fatto più bene che male, se la vedrà con la testa di serie numero 1 del tabellone, David Nalbandian (n.11 Atp). E Filippo Volandri che proverà a dare un dispiacere a un altro padrone di casa, un altro cliente ostico, soprattutto se affrontato sulla terra (rossa) natia: Augustin Calleri. Ed è giusto anche non dimenticare la buona settimana di Fabio Fognini, fuori dai giochi, ma solo dopo una bella battaglia al terzo set proprio contro Nalbandian. Non c’è che dire, qualcosa di buono si sta vedendo, già da un po’ di tempo.

