Le parole in conferenza stampa della numero al mondo, approdata ai quarti di finale di Wimbledon dopo il successo su Elise Mertens

LONDRA – Prosegue senza intoppi la corsa di Aryna Sabalenka a Wimbledon. La numero uno al mondo ha staccato il pass per i quarti di finale dei Championships battendo Elise Mertens, 24esima testa di serie del tabellone con il punteggio di 6-4 7-6(4). “Sono felicissima – ha detto la bielorussa in conferenza stampa -. Oggi ho fatto un’ottima prestazione. Elise è un’avversaria tosta e sono contenta di aver superato il turno. Ho decisamente sentito tutto il supporto del pubblico. È stato fantastico giocare, non ho dovuto fingere che stessero tifando per me perché lo facevano davvero. Spero davvero che rimanga così per tutto il tempo e che mi aiutino a rimanere forte e ad affrontare tutte le sfide, in termini di energia“. Un successo sigillato vincendo il 14esimo tie-break consecutivo: “Penso che il solo fatto di non pensare a queste statistiche durante la partita mi aiuti a rimanere concentrata dall’inizio alla fine del tiebreak. Perché nel tiebreak tutto può andare in un modo o nell’altro. Devi solo concentrarti su ogni punto ed essere aggressiva“.
Sulla prossima avversaria, che sarà Laura Siegemund, ha spiegato: “Soprattutto sull’erba può essere davvero difficile, il suo stile di gioco. Penso che per me, personalmente, la cosa principale sia non correre troppo e non farmi innervosire dal suo gioco, e concentrarmi su me stessa“. E sulla possibilità di vincere Wimbledon: “Voglio dire, penso che tutti sogniamo la stessa cosa: tenere in mano il trofeo, quel momento. È sempre stato il mio sogno. Non l’ho ancora realizzato. Ho avuto molte delusioni qui. Quindi spero davvero che un giorno possa vivere quell’esperienza“.
Per crescere come sotto tanti aspetti sono stati fondamentali alcuni consigli particolari: “Sicuramente parlare molto con Novak, mi è stato davvero di grande aiuto diverse volte. Voglio Ogni volta che parlo con lui mi sento una giocatrice migliore. Penso che in realtà anche Barty sia sempre stata molto intelligente e che capisse decisamente bene il gioco. Con Djokovic una delle conversazioni è andata sulla gestione dell’energia. Un’altra sull’aspetto mentale del gioco. Poi abbiamo avuto un’altra conversazione sull’approccio mentale a quelle finali importanti. Una volta mi ha aiutato molto con la risposta. Ora mi prende sempre in giro perché copio la sua risposta. E io penso: ‘Cavolo, funziona. Sto copiando il migliore’“.

