di Max Grassi foto Ray GiubiloSono due le novità importanti di questa 64esima edizione degli Internazionali d’Italia
di Max Grassi
foto Ray Giubilo

Sono due le novità importanti di questa 64esima edizione degli Internazionali d’Italia. E sono entrambe negative per noi appassionati. Ma, è bene dirlo subito, nessuna delle due per colpa o volontà degli organizzatori.
La prima, già nota agli appassionati più attenti, è che la finale di quest’anno si giocherà al meglio dei tre set. Chi ha ancora in mente l’epica finale dello scorso anno tra Nadal e Federer, terminata dopo 5 ore e 6 minuti, quindi si metta subito l’anima in pace, quel match indimenticabile sarà l’ultimo al meglio dei 5 set giocato sul Centrale del Foro Italico.

La seconda brutta novità potrebbe essere sfuggita ai più ed è questa: niente più tabellone a 64 giocatori. Da quest’anno Roma ha dovuto uniformarsi agli altri Masters Series e compilare un tabellone a 56, concedendo un bye, cioè un turno di vantaggio (e di riposo) alle prime 8 teste di serie. Il tutto si traduce in una piccola fregatura per noi appassionati che avremo un’occasione in meno di vedere Federer, Nadal, Roddick, Davydenko, Djokovic, Gonzalez, Robredo e Ljubicic. Se a questo poi aggiungiamo che l’ingresso nel torneo non è mai facile per nessuno, nemmeno per un top player, ecco che il rischio di perdere subito per strada un big contro un giocatore di seconda fascia è elevato.

Un esempio pratico? Roger Federer fa sempre fatica nei primi turni, soprattutto sul rosso, dove ad esempio a Montecarlo ha dovuto vincere due tie break per avere ragione del nostro Andreas Seppi. Ebbene, se tutto va come prevedibile, al secondo turno il numero uno del mondo troverà Nicolas Almagro, temibilissimo e fortissimo sul rosso, che già lo scorso anno è andato vicino ad eliminare Roger dagli Internazionali. Insomma un match da “allarme rosso” per chi vorrebbe assistere (cioè credo tutti noi) alla rivincita della finale dell’anno scorso.

Dei primi turni capitati agli italiani nel main-draw (che poi sarebbe il tabellone principale) parleremo domani, oggi dobbiamo registrare la bella vittoria, nel primo dei due turni di qualificazione, di Federico Luzzi, 7-6 al terzo, contro il valido belga Vliegen; quella in principio sofferta, poi facile facile di Andreas Seppi (per cui noi di Tennis Italiano facciamo sempre un tifo particolare, essendo uno della "nostra squadra") sul veterano americano Spadea e, sorpresa delle sorprese, del bombardero di Arma di Taggia Fabio Fognini che ha vinto il match più “chiuso” alla vigilia (vabbè, dopo quello di Di Mauro contro Canas) contro il talento argentino in ascesa Juan Martin Del Potro. D’accordo, dopo un primo set perso 6-4, lo spilungone argentino s’è ritirato, ma tant’è l’importante è andare avanti e domani, Fabio, trova un altro giocatore in forte ascesa, l’americano Delic. Hanno perso invece Fabbiano, Sangunetti, Galvani e lo sfortunatissimo Di Mauro.
A domani…

Il Main-Dra w e il tabellon e delle qualificazioni in formato Pdf