Il numero uno al mondo soffre nel secondo set, ma poi ritrova la retta via e come nel 2024 disputerà il penultimo atto dello Slam parigino

Per il secondo anno consecutivo Jannik Sinner approda al penultimo atto del Roland Garros. Il numero uno al mondo si è imposto su Alexander Bublik con il punteggio di 6-1 7-5 6-0 in un’ora e 48 minuti di gioco riuscendo a conquistare la sesta semifinale Slam in carriera, la seconda a Parigi e la terza di fila dopo gli US Open dello scorso anno e gli Australian Open di inizio stagione, dove ha messo le mani sul suo terzo titolo Major. Per un posto in quella che sarebbe la sua prima finale sulla terra rossa parigina, l’azzurro affronterà il vincitore della sfida tra la testa di serie numero 2, Alexander Zverev, e la numero 6, Novak Djokovic.
Le variazioni di Bublik, almeno in un primo momento, non sembrano far male a Sinner, che nelle battute iniziali del match riesce subito a comandare gli scambi da fondocampo e scappa via sul 5-0. Il kazako riesce a muovere il punteggio e, annullando un set point, tiene la battuta per la prima volta nella partita con la complicità dello smash sbagliato dal numero uno al mondo, che commette qualche sbavatura di troppo al momento di chiudere il primo parziale. Nel settimo game l’azzurro concede anche due palle break, ma si salva e al terzo set point chiude la frazione. Le difficoltà per Jannik aumentano nel secondo set con Bublik che grazie ad un miglior rendimento alla battuta (74% di punti vinti con la prima in campo) riesce a far gioco di testa fino al 5-4 annullando anche una palla break nel settimo gioco. Nell’undicesimo game arriva però il break che permette a Sinner di conquistare anche il secondo set e di veleggiare verso il successo finale con un netto 6-0 nel terzo parziale.
Dopo il successo di ieri di Lorenzo Musetti, arriva così un traguardo storico per il tennis italiano: per la prima volta dopo 65 anni due giocatori azzurri approdano in semifinale nel singolare maschile dello stesso torneo del Grande Slam. Gli ultimi a riuscirci erano stati Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola a Parigi nel 1960.