L’ex tennista statunitense ha commentato a caldo la finale andata in scena tra Sinner e Alcaraz, sottolineando alcuni importanti chiavi di lettura che hanno portato lo spagnolo alla vittoria

Foto di Ray Giubilo

Uno dei ‘topic’ più frequenti nella narrazione della rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è l’idea che a ogni nuova sfida chi esce sconfitto prova a studiare una soluzione in vista dei successivi incontri. Quasi come una partita di scacchi, a ogni mossa ne corrisponde una contraria e opposta, per due giocatori che sono per distacco i migliori del circuito ATP in questo momento. La finale degli US Open vinta da Alcaraz in quattro set ha dato ulteriormente prova di questo, e come osservato dallo stesso Andy Roddick nel suo podcast “Served with Andy Roddick” la vittoria dello spagnolo è passata anche attraverso alcune novità sul piano tecnico. In particolare è stato lo slice uno dei colpi che più di altri ha sofferto Sinner nella serata di ieri, e l’ex tennista statunitense spiega questo punto. “Si scatenava sulla palla. Lo slice corto, un po’ alla Federer, era un colpo diverso. Credo che abbia visto la partita di Dimitrov contro Sinner – a Wimbledon, prima che il bulgaro si ritirasse avanti di due set – o almeno che abbia avuto un impatto, perché è una giocata usata più volte”. Roddick ha poi voluto sottolineare come il secondo aspetto che ha portato lo spagnolo alla vittoria sia il servizio, notevolmente migliorato rispetto al passato. “La sua prima palla, mi spiace dirlo perché non è divertente, sta diventando sempre più potente e migliore”.

Accorgimenti tecnici a parte, il campione statunitense ha poi voluto allargare gli orizzonti, guardando alla stagione disputata da Sinner e a quanto la rivalità tra i due sia un vero e proprio regalo per lo sport del tennis. “Non dimentichiamoci di Jannik. È stato un anno infernale per lui. È successo di tutto… Ciò che non dovrebbe essere messo in dubbio è il livello di classe che mostra continuamente quando perde… Ho solo più rispetto per entrambi questi ragazzi. Quanto siamo fortunati a vedere colmato subito il vuoto lasciato dai Big Three, più Serena, con questi due? Che regalo al tennis”, ha detto Andy Roddick.