L’ex campione americano ha spiegato che è necessario trovare al più presto un compromesso per evitare ciò che è successo a Shanghai in questi giorni

Le condizioni estreme in cui si sta disputando il Masters 1000 di Shanghai – dovute prevalentemente al caldo torrido unito ad un’umidità fuori scala – hanno mietuto troppe vittime nei primi giorni del torneo e le lamentele non sono mancate fra i giocatori (con l’ATP che ha promesso di intervenire al più presto). Con il massimo rispetto per i giocatori ancora in gara, non c’è dubbio che il penultimo Masters 1000 della stagione abbia perso appeal a causa dell’assenza di Carlos Alcaraz e della prematura eliminazione di Jannik Sinner. Il numero 1 del mondo ha deciso di saltare questo torneo volendo ricaricare le pile dopo il successo a Tokyo, mentre il fuoriclasse azzurro si è dovuto arrendere ai crampi durante il suo match di terzo turno contro Tallon Griekspoor.
A causa dei numerosi ritiri e malesseri – uniti all’assenza dei primi due giocatori del mondo nelle fasi finali del torneo – si è riaccesa la polemica sul calendario, la cui lunghezza è reputata eccessiva dalla maggior parte dei tennisti. Anche la leggenda serba Novak Djokovic aveva espresso il suo punto di vista su questa tematica, evidenziando come i giocatori non siano abbastanza coesi per poter cambiare le cose. Nell’ultimo episodio del suo famoso podcast, l’ex numero 1 del mondo Andy Roddick è stato tranciante riguardo a tale questione: “Sinner è crollato fisicamente e non ha potuto continuare, invece Alcaraz ha fatto una scelta diversa dal punto di vista della programmazione. Non è umanamente possibile essere al top della forma fisica e mentale per tutte queste settimane all’anno. Questi due ragazzi di solito riescono a vincere anche quando non sono al meglio, ma prima o poi qualcosa devi mollare.”
L’ex campione americano è sceso nel dettaglio: “La verità è che questo calendario continua a fare schifo, anzi sta peggiorando sempre di più. Chi paga il conto di ciò? I fan e i giocatori. È necessario trovare un compromesso al più presto, non si può andare avanti così. Gli appassionati sono arrabbiati perché Alcaraz non ha giocato a Shanghai e Sinner si è ritirato, ma non è colpa loro. Non è possibile essere competitivi al massimo livello dal 1° gennaio fino a novembre per tanti anni di fila, si sta chiedendo troppo a questi ragazzi. A rimetterci in questo caso è stato il torneo di Shanghai.”