L’ex campione americano ha elogiato l’enorme sforzo di Nole durante la semifinale contro Sinner e si è lanciato in una previsione

Foto di Ray Giubilo

Novak Djokovic ha fatto tutto il possibile per realizzare l’ennesima impresa della sua leggendaria carriera e dimostrare che l’età è soltanto un numero. Dopo aver sconfitto Alexander Zverev nei quarti di finale del Roland Garros, l’ex numero 1 del mondo aveva bisogno di un mezzo miracolo contro Jannik Sinner in semifinale ma non ce l’ha fatta. Il 24 volte campione del Grande Slam si è dovuto arrendere in tre set, nonostante abbia sfoderato una prestazione quasi commovente per un giocatore di 38 anni che sembrava sul viale del tramonto nei mesi scorsi.

Il veterano serbo è ancora competitivo nei Major e continuerà ad inseguire il sogno di sollevare un altro trofeo per arrivare a quota 25, ma è chiaro a tutti che Wimbledon rappresenterà uno snodo cruciale non soltanto per la sua stagione ma anche per il suo futuro. Nole sa benissimo che il torneo londinese è quello in cui ha più chance di scrivere una nuova pagina di storia, se si considera che ha raggiunto la finale a Church Road anche l’anno scorso nonostante si fosse operato al ginocchio circa un mese prima dell’inizio dello Slam.

Durante l’ultima puntata del suo podcast, l’ex campione americano Andy Roddick non ha avuto dubbi nell’affermare che Novak può ancora trionfare ai Championships: “Voglio dire subito una cosa: Djokovic può vincere Wimbledon. La terra battuta è la superficie peggiore possibile per un giocatore di 38 anni, mentre la situazione è decisamente più favorevole sull’erba. Nole andrà a Wimbledon con la consapevolezza di avere ancora una chance di conquistare uno Slam, ne sono fermamente convinto.”

‘A-Rod’ ha poi analizzato la semifinale tra Djokovic e Sinner a Parigi: “Il serbo ha provato ogni tipo di soluzione per spezzare il ritmo al suo avversario, ha fatto tutto ciò che era umanamente possibile. Anche quando si è trovato sotto di due set, ha continuato a lottare su ogni punto come se fosse la prima semifinale della sua carriera.”