Sesta semifinale in carriera per Luciano Darderi, che sta sfruttando nel migliore dei modi la parentesi sulla terra rossa europea per salire sempre di più in classifica

Foto di Ray Giubilo

Una falsa partenza che stava per pregiudicare un cammino eccellente, ma alla fine Luciano Darderi ribalta la situazione e conquista la semifinale all’ATP 250 di Umago! Il giocatore azzurro si impone in rimonta su Dino Prizmic con il punteggio di 1-6, 6-2, 6-3 in poco più di due ore di gioco e nella giornata di domani sfiderà l’argentino Ugo Carabelli per provare un importante back to back dopo la finale giocata e vinta la scorsa settimana a Bastad. Una vittoria quella odierna che certifica i tanti passi in avanti per Darderi non solamente sul piano del gioco, ma anche anche e soprattutto di gestione nervosa del match, capace di far “sfogare” l’avversario nelle prime fasi dell’incontro per poi risalire pian piano la china e imporsi sulla lunga distanza.

Un primo set che definire scioccante è forse anche riduttivo, con un Prizmic completamente padrone degli scambi e del campo. Dopo l’iniziale break in favore di Darderi, è arrivata una serie di sei giochi consecutivi in favore del giovane croato che portano a un rapido 6-1 che era difficile immaginare a inizio match. In particolare, è il dato con la seconda di servizio che non può rendere facile l’azzurro: 0 punti su 11 seconde, e con la prima anche ha realizzato solamente il 50% dei punti. Al contrario Prizmic ha spinto dal primo all’ultimo punto e non ha avuto paura di aggredire a viso aperto all’avversario, anche aiutato senza dubbio dal pubblico di casa che lo sostiene a gran voce.

Il fattore ambientale è una componente importante anche nelle fasi iniziali del secondo set, dove Darderi sembra essere finalmente entrato in partita e inizia anche con il linguaggio del corpo a trasmettere un’energia differente. Un paio di racchette buttate per terra da parte dell’azzurro hanno infastidito il pubblico, e questo ha contribuito ad accendere il match e paradossalmente a farne le spese è stato proprio Prizmic. Un doppio break tra il secondo e il quarto gioco – intervallati ancora da un turno di servizio complicato per Darderi – hanno fatto girare l’inerzia dell’incontro, così che l’azzurro è riuscito a risalire la china e chiudere 6-2 il parziale e trascinarsi al terzo.

Il terzo è, come spesso capita, il set più combattuto e anche il più equilibrato dal punto di vista del punteggio. Gli scambi iniziano a prolungarsi e diventano un vero e proprio braccio di ferro dalla linea di fondo campo, condizione di gioco che però sembra favorire maggiormente l’azzurro a lungo andare. Il croato rischia infatti una prima volta in occasione del primo turno di battuta con un game da sedici punti e due palle break salvate, prima di capitolare poco più avanti e cedere il servizio nel sesto gioco che consente a Darderi di salire 4-2. Il successivo turno di battuta non è dei più semplici per l’azzurro con un lungo diverbio anche con il pubblico e la necessità di rifugiarsi ai vantaggi, prima di tenere il servizio e andare così a un solo game dalla finale. L’ultimo turno di battuta è stato il momento più semplice dell’incontro per Luciano, che tiene il servizio a quindici e conquista anche ad Umago la semifinale e continua una tradizione più che positiva per l’Italia in terra croata.