A qualche mese dal ritiro dal tennis giocato, il maiorchino si sta dedicando alla sua nuova vita da imprenditore e anche in questo caso con notevole successo

Foto Ray Giubilo

Non sono passati che pochi mesi dal ritiro dalla competizioni di Rafael Nadal, ma il campione spagnolo continua a far parlare di sé per i suoi exploit fuori dal campo, o meglio nel campo finanziario.

La Aspemir, la holding che detiene le attività economiche di Nadal, ha ceduto per 94,1 milioni di euro il 44,9% della Rafa Nadal Academy a una società spagnola di private equity, la GPF, attraverso un aumento di capitale destinato a finanziare l’espansione internazionale dell’accademia, che, oltre alla casa madre di Maiorca, conta ora su centri in Messico, Grecia, Egitto, Hong Kong, e Kuwait, centri che applicano la stessa metodologia di training del centro tennistico delle Baleari. Il controllo della Academy resta peraltro nelle mani del 14 volte campione del Roland Garros. La cifra sborsata dalla GPF per la sua quota porta a una valutazione complessiva della Academy di oltre 200 milioni di euro. Appare peraltro al momento improbabile che Nadal voglia vendere la sua partecipazione di maggioranza nella Academy, data l’importanza che attribuisce, come ha dichiarato in più occasioni, al suo “legato” nel mondo del tennis.

Fino a un anno fa circa, il direttore della Academy era lo zio di Rafa, Toni Nadal, che è stato il suo allenatore per quasi tutta la sua carriera. Il centro maiorchino offre programmi per adulti e junior e ha ospitato spesso non solo giovani talenti, ma anche altri tennisti professionisti interessati alla “immersione” nel mondo di Rafa a Manacor. Di questi, l’esempio più noto è probabilmente quello di Casper Ruud.

Alla Aspemir fanno capo, oltre alla Academy, anche gli investimenti immobiliari di Nadal, la maggior parte dei quali a Maiorca, ma con una forte presenza anche a Madrid e Barcellona. I conti della Aspemir a fine 2023 mostravano un patrimonio di 341 milioni di euro e un utile di 94 milioni.

L’accordo con la GPF non è l’unica mossa importante di Nadal nelle sue attività post-competizione. L’anno scorso ha infatti sottoscritto con il Public Investment Fund  dell’Arabia saudita un’intesa per fungere da “ambasciatore per lo sviluppo dello sport”. Anche se la cifra non è stata resa nota, si parla di un importo da capogiro, fra i 650 e i 750 milioni di dollari, sulla linea di quanto concordato dal Pif con Cristiano Ronaldo.

Restano inoltre in essere diversi contratti di sponsorizzazione, con sponsor tecnici come Nike e Babolat, ma anche con Kia, Santander, Movistar (che è anche lo sponsor principale dell’Academy) e con gli orologi Richard Mille.

Nella sua carriera, Nadal ha guadagnato circa 135 milioni di dollari in premi, secondo solo a Nole Djokovic, e incassato altri 23 milioni dagli sponsor. Il suo patrimonio a fine 2023 (quindi prima della conclusione dell’accordo con la GPF), come riportato da “Il Tennis Italiano” di luglio-agosto 2024, sulla base di un calcolo svolto da “El Mundo”, ammontava a 295 milioni di euro, con un forte incremento rispetto ai 225 milioni dell’anno precedente.