L’argentino supera Diego Schwartzman e manda un segnale al suo capitano in vista di Italia-Argentina di Coppa Davis. “Per me sarebbe stupendo esserci, tra Davis e Olimpiadi preferisco la Davis. E’ un piccola sorpresa giocare sulla terra. Del Potro è come Messi”.Hanno giocato sul Campo numero 18, il più remoto del Roland Garros, ma la partita ci riguardava da vicino: quello tra Guido Pella e Diego Schwartzman è stato una sorta di spareggio in chiave Coppa Davis. Tra meno di due mesi, l’Argentina giocherà a Pesaro contro l’Italia e il capitano albiceleste Daniel Orsanic ha molte opzioni, soprattutto da quando è arrivato il “sì” di Juan Martin Del Potro. Salvo fatti clamorosi, la disponibilità di “Palito” si tramuterà in convocazione. Restano dunque tre posti e Pella ha ottenuto un successo importante, in quattro set, davanti a un pubblico composto soprattutto da “latinos”. L’argentino è un ragazzo molto educato (lo ricordano anche i milanesi, che dieci anni fa gli hanno visto vincere il Torneo dell’Avvenire). “E’ stata una grande soddisfazione vincere questa partita, specie contro un avversario che conosco molto bene. Spareggio per la Davis? Forse sì, ognuno vive queste cose a modo suo. Non credo che questa partita sia stata decisiva per la convocazione, però ho dimostrato a Orsanic che ci sono. Non so se era in tribuna, non l’ho visto”. Il capitano non era in tribuna, almeno nei primi due set. Adesso per lui c’è un avversario duro come Gilles Simon. “Tre anni fa ho giocato contro Djokovic sullo Chatrier e ho preso una batosta, spero di fare meglio stavolta”.
Gli hanno chiesto se tiene di più alle Olimpiadi piuttosto che alla Coppa Davis, visto che il suo ranking gli consentirà con ragionevole certezza di giocare a Rio de Janeiro. “La Davis, non ho dubbi. Le Olimpiadi le vedo come un regalo, nel tennis non hanno la stessa importanza che rivestono negli altri sport. Mi piacerebbe andarci e giocherò al 100%, ma la Davis mi motiva di più per tutto quello che rappresenta”. Sulla sfida contro l’Italia, si è mostrato abbastanza informato sugli azzurri. “L’Italia è una grande squadra, ma i suoi migliori giocatori arrivano tutti da un infortunio: Fognini, Seppi e Bolelli. Il fatto di giocare in casa è sempre un bel vantaggio. Del Potro? Non lo vedo da un po’, non ha giocato gli ultimi tornei e non ho avuto occasione di parlargli, ma averlo in squadra è sempre meglio che non averlo. E’ come Messi nel calcio, un plus importante“. Abbiamo poi domandato a Pella se ritiene che la superficie di Italia-Argentina, la terra battuta, non possa essere un vantaggio per gli argentini. “Direi di sì – ha detto – anche se personalmente preferisco il cemento. Più il campo è rapido e più mi trovo meglio. In Polonia abbiamo dimostrato di essere forti anche sul duro, dove potremmo andare in difficoltà contro una squadra di grandi battitori. In generale credo che la terra battuta sia meglio per noi, a un certo punto abbiamo pensato che avrebbero scelto il cemento, mentre la decisione finale ci ha un po’ sorpreso. Noi abbiamo tanti giocatori che hanno ottenuto i loro migliori risultati sulla terra battuta”.
Mea culpa
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