E’ Nikolay Davydenko ad aggiudicarsi l’ultimo titolo del circuito Masters-Series della stagione prima della Masters Cup di Shanghai, quello di Parigi-Bercy
E’ Nikolay Davydenko ad aggiudicarsi l’ultimo titolo del circuito Masters-Series della stagione prima della Masters Cup di Shanghai, quello di Parigi-Bercy. Dopo una finale inaspettata dal grande pubblico che lo ha messo di fronte a Dominik Hrbaty, il russo ha trovato anche il successo in una grande competizione che lo consacra a protagonista vero della nostra epoca tennistica

A Parigi lo hanno già ribattezzato lo Zar, anche se lui l’aria non ce l’ha proprio. Zar o non Zar resta il fatto che in tre set a senso unico Nikolay Davydenko ha confezionato la prima vittoria in una competizione del circuito Masters-Series. Il che è una sorta di consacrazione che lo fa passare dal ruolo di comparsa di lusso a quello di protagonista. O meglio, di co-protagonista perché comunque a fronte di una vittoria tanto netta e imperiosa non bisogna scordarsi il plotone di assenti nella Ville Lumière: Federer, Nadal, Ljubicic e Nalbandian… i primi della classe insomma. Ma se di fronte nel match clou della settimana parigina non ha avuto né Rogi né Rafa, il russo ha saputo comunque mettere sotto (ma sotto di tanto) un buon giocatore come Dominik Hrbaty che però non ha molta confidenza con questo tipo d’eventi: l’unica altra finale in un torneo del Masters Series per lo slovacco era arrivata a Montecarlo nel 2000; quella volta a dargli un dispiacere ci pensò Cedric Pioline. Per il russo si tratta di un successo che non gli fa guadagnare solo prestigio e soldoni ma anche la terza posizione in classifica mondiale, subito alle spalle dei due fenomeni, mica roba da tutti. Stiamo parlando di Atp Race, certo, ma intanto alla Masters Cup di Shanghai (al via domenica prossima, il 13 novembre) tutti dovranno tenerlo sotto controllo, perché con la continuità che ha dimostrato in questi mesi lo scherzetto potrebbe anche farlo a tanti, non a tutti probabilmente, ma a tanti sì.

Dopo aver impressionato lungo tutta la settimana, Davydenko ha affrontato lo slovacco per la quinta volta in carriera, e partiva con i favori della cabala: erano infatti state tre le sue precedenti vittorie contro Hrbaty. La 29esima edizione del BNP Paribas Masters ha seguito i suoi binari: dopo un’ora e 38 minuti di match, per la decima volta in carriera, Nikolay ha potuto alzare un trofeo del circuito Atp, un circuito che ne deve riconoscere i meriti sempre di più, anche se, lui, schivo e riservato, non è una star, non ama la luce dei riflettori e non si "sa vendere" come personaggio… ma sul campo questo conta poco. Molto più importanti le sue armi tattiche, la sua preparazione mentale, i suoi piedi veloci come pochi altri. Commovente, tra le lacrime, il riassunto migliore del match lo ha fatto lo sconfitto. "Giocare oggi contro Davydenko – ha detto Hrbaty – è stato come giocare una partita di calcio in 9 contro 11". Più chiaro di così…    

di Gabriele Riva