L’ex tennista commenta ancora una volta la situazione del tennis attuale che vive ore di profonda riflessione e critica.

Foto di Felice Calabro’
Il Masters 1000 di Shanghai ha evidenziato ancora una volta i problemi che vive il mondo del tennis e che in questo periodo sta portando in crisi il movimento. Il ritiro di Sinner è stato solo l’ennesimo all’interno del torneo asiatico ma anche le immagini di Djokovic che vomita e di Fritz stremato che fatica ad arrivare a fine gara hanno fatto il giro del web ed hanno alimentato numerosi dubbi. L’ex tennista Paolo Bertolucci ha commentato le difficoltà del tennis attuale nella consueta rubrica Volèe e Rovescio, in scena sulla Gazzetta dello Sport. L’uomo ha sottolineato le difficoltà di uno sport che – ora come ora – stenta a decollare, in maniera positiva. Bertolucci ha tuonato:
“L’immagine di Sinner che in preda ai crampi si avvicina lentamente alla panchina sorreggendosi sulla racchetta come bastone è il simbolo del logorio del tennis attuale, una foto drammatica che ha fatto male al nostro sport, come le crisi di Novak Djokovic” e Bertolucci sottolinea che purtroppo il tennis è ormai regolato dall’indicazione ‘The Show must Go On‘ che ha effetti sia sui calendari che sulla salute dei giocatori. Pensando ad una possibile soluzione l’ex tennista afferma:
“La soluzione migliore sarebbe quella di ridurre le partecipazioni, saltando anche tornei importanti. Tutto per salvaguardare il proprio fisico”. Una decisione importante per un libero professionista sottolinea Bertolucci, ciò si riversa sulla classifica e sia in termini di punti che di guadagno economico. Alla fine sottolinea l’uomo starà al tennista scegliere in base alla propria pianificazione ma serve trovare un compromesso il prima possibile.
Poi l’ex tennista prosegue: “Il tennis paga l’handicap di orari mai definitivi, spesso legati alle condizioni atmosferiche, a ridicoli toilet break e a medical time out spesso immotivati” e lavorando ad una soluzione Bertolucci afferma che un’idea potrebbe essere quella di mettere almeno un campo coperto fisso in qualsiasi Masters 1000 per evitare possibili interruzioni, e gli Slam potrebbero aiutare i tornei minori, sempre più in difficoltà senza l’ausilio di sponsor.
L’Atp deve risolvere queste problematiche al più presto per evitare che situazioni come quelle di Shanghai si possano ripetere nei prossimi mesi o anni. Vedremo cosa si farà ma sicuramente urge una soluzione il prima possibile.