Le parole della numero uno azzurra dopo il successo in due set su Peyton Stearns nella semifinale degli Internazionali BNL d’Italia

ROMA – «Mi sento più consapevole delle mie possibilità, le finali importanti raggiunte nel 2024 (Roland Garros e Wimbledon, più il “1000″ vinto a Dubai, nda) mi hanno lasciato in eredità una grande fiducia. Anche oggi, di fronte a un inizio in salita sono rimasta serena, e la sensazione di avere già vissuto certe situazioni è stata forse la chiave della vittoria». Jasmine Paolini, numero 5 del mondo, ha riportato il tricolore in finale al Foro Italico undici anni dopo Sara Errani («nemmeno la conoscevo, nel 2014», ha aggiunto la tennista toscana) e punta a essere la quarta italiana a trionfare agli Internazionali, dopo Lucia Valerio nel 1931 (a Milano), Annelies Ullstein Bossi Bellani nel ‘50 (a Roma) e Raffaella Reggi nel 1985 (a Taranto). E non basta: dovesse trionfare, scavalcherebbe addirittura Iga Swiatek al quarto posto del ranking Wta. «Essere in finale a Roma è incredibile, da piccola ero venuta un paio di volte con mio padre qui al Foro, mi piaceva il tennis ma non avrei mai immaginato di poter arrivare a giocare sul Centrale, con tanto pubblico. E’ stata dura ma il pubblico mi ha dato il solito grande aiuto. Ho vinto insieme ai tifosi, sono felice»
Battere la tenace Stearns non è stato effettivamente per nulla facile, a capo di una partita sinceramente bruttina nel quale Jasmine è stata comunque brava a evitare nel primo set pericoli maggiori (ha annullato una palla dello 0-4 e un paio di set point). «Ho faticato a entrare nel match, nei primi giochi mi sentivo molto lenta, avevo brutte sensazioni. Piano piano sono riuscita a spingere di più, lei ha regalato qualcosa (in tutto sono stati 48 gli errori gratuiti dell’americana, clamoroso quello sul punto del 6-5, nda) e ho chiuso in crescendo. In questi tornei conta solo vincere però, certo, in finale dovrò alzare il livello, se voglio avere qualche chance».
Ecco, sabato Jasmine affronterà una tra Coco Gauff, che da lunedì sarà la nuova numero 2 del mondo (1-2 nei precedenti, l’ha sconfitta quest’anno sulla terra di Stoccarda) e Quinwen Zheng, numero 8 del ranking, che invece l’ha battuta quattro volte su quattro incroci, il primo due anni fa a Palermo. «Sono giocatrici abbastanza simili – commenta Jasmine – hanno entrambe un gran servizio, un dritto molto arrotato. Sono forti, molto forti, dovrò giocare molto meglio di oggi per avere qualche speranza».