Jasmine Paolini approda per la prima volta agli ottavi di finale a Roma, dove ad attenderla ci sarà un osso duro come Jelena Ostapenko. Ma l’azzurra non vuole lasciare nulla al caso

Foto di Ray Giubilo

ROMA – Felicità può voler dire anche vincere due match di fila agli Internazionali d’Italia, cosa mai successa finora a Jasmine Paolini. «Sì, ci ho pensato e sono davvero contenta di aver superato questo ostacolo. Adesso avrò Ostapenko, una giocatrice tosta, non facile da affrontare (1-2 i confronti diretti, con la tennista lettone vincitrice per 6-2 6-2 nell’incrocio di febbraio a Doha, nda). Dovrò cercare una chiave per arginare la sua potenza, sicuramente sarà fondamentale giocare profondo e servire tante “prime”. E soprattutto dovrò entrare in campo con un atteggiamento diverso rispetto a oggi». Contro Jabeur, campionessa un po’ in disarmo ma sempre ex numero 2 del mondo, è stata una vittoria solo apparentemente facile. «All’inizio ero un po’ tesa poi nel secondo set sono riuscita a entrare più in campo, ho avuto tante occasioni per toglierle il servizio ma l’importante è aver chiuso la gara. Qui le condizioni sono molto diverse rispetto a Madrid, i campi sono più lenti, la palla viaggia meno, queste due partite mi sono servite per abituarmi».
I complimenti di Lillo, l’ovazione del pubblico del Foro Italico, continua la luna di miele tra Jasmine e gli appassionati. «Qui si sente tanta energia, è tutto veramente bello e divertente. Mi piace anche il contatto diretto che nasce con gli spettatori: oggi, dopo che avevo mancato due facili occasioni, uno mi ha urlato, “daje che alla prossima ce la fai!“, io ho risposto, “speriamo!. Questo è un torneo particolare, bisogna trovare il giusto mix tra le aspettative e l’inevitabile tensione. Per ora mi sto divertendo tanto, voglio continuare così».