Il weekend di Fed Cup, a parte la vittoria e un pubblico molto educato, non ha offerto nulla di buono. Tante ombre per i prossimi tornei delle migliori azzurre. Su Eurosport è già iniziato l'avvicinamento al Roland Garros.
L'esultanza delle ragazze di Fed Cup
Di Federico Ferrero – 7 febbraio 2012
Credo che il fatto della settimana, in questi sette giorni di respiro post Australian Open, non possa che essere il weekend di Fed Cup a Biella. Sono stato al Lauretana Forum, che i biellesi – recordman indiscussi in Italia per numero di outlet e centri commerciali, spuntano come i funghi dappertutto! – frequentano solitamente per il basket. Ho trovato un pubblico competente, educato al tennis e mi ha fatto piacere.
Il capitano Barazzutti ha voluto un campo in terra rossa, e così è stato. Solo che le palle (mi pare si giocasse con Dunlop) volavano assai, le condizioni di gioco non dispiacevano alle ucraine e se l’Italia è ancora in corsa è solo perché Kateryna Bondarenko riesce ad avere ancora più fifa di sua sorella Lacrima Alona e, avanti un set e 5-1 contro la peggior Schiavone degli ultimi anni, non ha chiuso. Sarebbe bastato, perché la numero due Lesia Tsurenko pareva Steffi Graf invitata a un torneo di seconda categoria: ha lasciato tre giochi alla ex regina di Parigi nella prima giornata, uno in un set e mezzo alla Errani, con Sara che si è pure infortunata al ginocchio destro. Insomma, per le ospiti del gelido Piemonte era fatta. Nel doppio decisivo è andata bene, perché la Pennetta ha giocato con la schiena rigidissima e non ha tenuto un servizio fino al terzo set quando le ucraine, Savchuk soprattutto, hanno avuto una palese crisi di paura (di vincere) una volta portato via a zero il secondo set e sono crollate. Meglio così.
Da Biella, tuttavia, arrivano notizie ben poco rassicuranti in vista dei primi grandi appuntamenti del dopo Melbourne (Doha, Dubai, Indian Wells tra un mese). Pennetta è dolorante dalla finale di Auckland, in Australia ha perso contro tal Bratchikova e qui si è offerta solo all’ultimo, anche perché alternative non c’erano (Francesca obiettivamente non schierabile, Errani k.o.). La Schiavone ha disputato due partite di livello francamente imbarazzante e, a parte le qualità da Leonessa che hanno portato un punto vitale alla squadra, fa bene a dirsi che dovrà rivedere un po’ di cose, anche tecnicamente. Così fallosa di dritto, confusa, incapace di spingere (macché, più spesso di tenere due palle in campo) sul suo terreno prediletto sinceramente non l’avevo quasi mai vista. Punti da difendere, fino all’inizio della stagione sul rosso, ne ha pochi: un pensiero in meno, visto che di buono non c’è altro. Lei sostiene che la sconfitta contro Oprandi a Melbourne Park sia stata peggiore; come livello tecnico mi sento di non concordare. A Biella ha giocato decisamente peggio: Romina le avrebbe dato, in queste condizioni, 61 61.
L’eroina australiana, la Errani, l’unica italiana in forma a inizio 2012, si è fatta male, anche se non c'è interessamento del menisco e sette giorni di riposo dovrebbero essere sufficienti. A difendere i punti della finale di Pattaya City dello scorso anno aveva rinunciato rispondendo alla convocazione in Fed Cup: una ragione in più per sfruttare una pausa di una settimana. Delle quattro italiane di punta è (era?) l’unica in grandi condizioni, anche di fiducia dopo lo Slam. Speriamo per lei che non sia niente di grave. Sinceramente avrei preferito lasciare i quarti di finale di Fed Cup all’Ucraina e sapere che Schiavone, Pennetta ed Errani sono in piena salute per la ripresa dell’attività Wta.
A proposito: su Eurosport vi accompagneremo lungo tutta la stagione di avvicinamento a Roland Garros. Parigi indoor questa settimana (al Pierre de Coubertin ritroveremo tre top ten: Sharapova, Bartoli e Li), poi il Premier di Doha (l’anno scorso erano iscritte 7 delle prime 10) e la campagna americana (Indian Wells, Miami, il vecchio Charleston su terra verde). A fine aprile, all’alba della stagione europea sul rosso, le semifinali di Fed Cup. L’Italia volerà in Repubblica Ceca con tante ‘sentenze’ in più, ci auguriamo più favorevoli per le ragazze italiane di quanto non sia stato in questo avaro primo mese.
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