TRA LE TOP-100 ENTRO DUE ANNI?
Ma la stellina era lei, l'altissima Olga. A 14 anni, in piena fase di sviluppo, è già alta 179 centimetri. E sfrutta l'altezza per esprimere il tennis che ama. “Attacco! Sempre all'attacco” risponde quando le chiedono il suo stile di gioco. Uno stile che da quattro anni è forgiato, naturalmente a Belgrado, dall'allenatrice Ana Cvetkovic. “In un tabellone così complicato, Olga ha reso facili quasi tutte le sue partite” ha detto l'allenatrice. Di sicuro, in dodici mesi è migliorata parecchio. Lo scorso anno perse al secondo turno, stavolta ha fatto quattro passi in più. “Gioca molto bene ed è una ragazza adorabile” dice la Cvetkovic. Ma Olga non ha bisogno di pubblicità: sa già esprimersi molto bene e padroneggia l'inglese con sorprendente capacità, molto meglio dei coetanei. “L'ho imparato a scuola – sorride – faccio molti tornei all'estero, quindi è importante conoscere la lingua il prima possibile”. La suggestione è grande, anche se non c'è il tocco di drammaticità di Alexandra Stevenson e Sloane Stephens, figlie di ex sportivi con cui hanno avuto rapporti inesistenti e/o molto difficili. Per Olga non ci sono scandali: figlia normale di un papà campione. “Non mi dà alcun fastidio il suo passato, poi non mi dice nulla della sua carriera. Lui giocava a basket, io a tennis”. La distinzione è chiara, ma i geni non mentono. A partire da un'altezza destinata a crescere (il padre è arrivato a 2 metri e 1 centimetro). Secondo la Cvetkovic, Olga è già più matura rispetto ai ragazzi della sua età. “Ma soprattutto vive di tennis: mattina, pomeriggio e sera. E' desiderosa di imparare”. A suo dire, la Danilovic può entrare addirittura tra le top-100 WTA in in paio d'anni. Adesso deve costruirsi una carriera junior, ma la strada sembra segnata, anche perchè gli sponsor si sono già accorti di lei. E papà Sasha, dopo essersi preso i rimbrotti di un arbitro durante l'European Summer Cup a Loano della scorsa estate, si è fatto da parte e – da uomo di sport – la sta lasciando crescere tranquilla. Di certo non è un padre-padrone. Basta vedere come reagisce alle sconfitte della figlia. Guardate qui sotto…
