La leggenda serba si sta preparando per il torneo di Ginevra e spera di ritrovare buone sensazioni in vista del Roland Garros

Dopo aver deciso di saltare gli Internazionali BNL d’Italia – dove aveva sempre giocato dal 2007 – Novak Djokovic ha annunciato un’altra notizia sorprendente pochi giorni fa. La sua collaborazione con Andy Murray è terminata dopo appena sei mesi e le incognite sul futuro della leggenda serba aumentano sempre di più. Non era mai stata rivelata con certezza la durata del loro accordo, ma sembrava pressoché certo che Nole e Andy avrebbero continuato a lavorare insieme anche al Roland Garros e a Wimbledon.
Bisogna ammettere che i risultati del 37enne di Belgrado non sono stati soddisfacenti in questa prima metà di stagione, se si eccettua la semifinale agli Australian Open e la finale al Miami Open (persa contro Mensik quando era ad un passo dal suo 100° titolo in carriera). Inoltre, le prestazioni di Novak nei primi due tornei sulla terra battuta – il Masters 1000 di Monte Carlo e il Mutua Madrid Open – erano state estremamente deludenti, portandolo alla decisione di rinunciare al torneo di Roma. Qualche analista aveva addirittura avanzato l’ipotesi che l’ex numero 1 del mondo potesse saltare il Roland Garros per concentrarsi su Wimbledon, ma Djokovic ha smentito indirettamente questa ipotesi accettando una wild card dagli organizzatori dell’ATP 250 di Ginevra.
Nel frattempo, il 24 volte campione del Grande Slam ha ripreso ad allenarsi a Belgrado in vista del torneo di Ginevra e del French Open in programma a fine maggio. Durante la sua ultima sessione con il suo connazionale Miomir Kecmanovic, al fianco di Nole erano presenti il capitano serbo di Coppa Davis Viktor Troicki e Boris Bosnjakovic. Il primo ha sempre avuto un rapporto molto stretto con la leggenda di Belgrado ed era nel suo box durante le Olimpiadi di Parigi la scorsa estate, mentre il secondo era entrato nel suo team nel 2024 poco prima del Roland Garros.
Djokovic era stato costretto al ritiro a Parigi dodici mesi fa a causa di un infortunio al ginocchio, che gli aveva impedito di scendere in campo per il suo match di quarti di finale contro Casper Ruud. Non è chiaro se saranno proprio loro due ad accompagnarlo a Ginevra e a Parigi, ma si tratta di un indizio da non sottovalutare.