Dopo aver sollevato il 100° titolo della sua leggendaria carriera, il veterano serbo si è lasciato andare ad una sorprendente confessione

Foto di Ray Giubilo

Il 100° titolo sembrava diventato un piccolo incubo per Novak Djokovic, che non era riuscito a spezzare questa maledizione fino a ieri. L’ex numero 1 del mondo è diventato il terzo giocatore nella storia del tennis ad arrivare in tripla cifra (dopo Jimmy Connors e Roger Federer) sollevando il trofeo a Ginevra, al termine di un torneo in cui non ha espresso il suo miglior tennis ma ha sempre continuato a lottare.

Il 24 volte campione del Grande Slam ha combattuto con le unghie e con i denti anche durante la finale contro Hubert Hurkacz, che aveva vinto il primo set ed era avanti di un break nel parziale decisivo. Il 38enne serbo ha rifiutato di arrendersi e ha avuto una reazione d’orgoglio prima che fosse troppo tardi, chiudendo il tiebreak del terzo set con un ace che la dice lunga sulla sua capacità di fare ancora la differenza nei momenti clou.

Nole non ha molto tempo per festeggiare, visto che è atteso già oggi a Parigi dove assisterà alla cerimonia in onore del suo eterno rivale Rafael Nadal. Intervistato da ‘Le Matin’ dopo il suo trionfo a Ginevra, Novak ha ammesso che il ritiro di Rafa ha avuto ripercussioni anche su di lui: “Per me è stato difficile restare motivato e competitivo dopo il suo ritiro. Non pensavo che mi avrebbe influenzato così tanto, invece ho subito sentito che una parte di me se ne stava andando insieme a lui. Quando Nadal ha lasciato il tennis, ho provato una sensazione che non avevo mai provato prima e non è stato facile ritrovare la gioia di stare in campo. Adesso mi sento decisamente meglio.”

Djokovic – che proverà a vincere il 25° titolo Slam della sua leggendaria carriera a Parigi – avrebbe dovuto partecipare anche alla celebrazione per Rafa organizzata alle Davis Cup Finals lo scorso novembre, ma la prematura eliminazione della Spagna aveva spiazzato tutti. Durante la stessa intervista, Novak ha rivelato che saranno presenti alla cerimonia di oggi pomeriggio anche Federer e Murray.